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15 agosto 2017

Tra Assunzione e Ferragosto, la Pasqua estiva

di Roberto de Albentiis
Il 15 agosto si celebra la Dormizione e Assunzione della Madonna: secondo la tradizione apostolica, a Maria Santissima fu annunciato dall’Arcangelo Gabriele il giorno della sua morte, ed Ella volle morire come era nata e vissuta, cioè in preghiera; miracolosamente, gli Apostoli, che dopo l’Ascensione e la Pentecoste si erano dispersi per il mondo per annunciare il Vangelo, furono trasportati dagli Angeli a Gerusalemme (come narrato da Maria di Agreda in "Mistica Città di Dio"), dove Maria volle intrattenersi un’ultima volta con loro; indi, dopo aver pregato, spirò, addormentandosi beatamente.

San Pietro celebrò la Messa funebre e gli Apostoli portarono il feretro in corteo, corteo peraltro disturbato da un giudeo incredulo che volle provare a rovesciare la bara, ma che si ritrovò mutilato delle mani ad opera di un Angelo, come si vede in molte icone orientali.

Tale festa, di origine antichissima, nata in Oriente e diffusasi poi anche in Occidente, è così importante che è chiamata “Pasqua estiva”: in Oriente uno speciale digiuno di 14 giorni, che inizia il 1° agosto, prepara a questa grande solennità, una delle Dodici Feste del calendario liturgico bizantino; nella notte tra il 14 e il 15 agosto in molti Paesi ortodossi (ma anche in regioni italiane che videro la dominazione greca, come la Calabria, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna) viene portata in processione la bara della Madonna, come fosse il Venerdì Santo, mentre in alcune zone occidentali è rimasto il costume di portare in processione un simulacro della Madonna adagiata sul letto.

Oggi 15 agosto, festa della Dormizione e Assunzione della Madonna, si parla anche di Ferragosto, e le due cose non si escludono a vicenda; è vero che la solennità mariana (e quindi cristiana) prevale su tutto, e soprattutto sul nostro tempo secolarizzato e mondano, però ogni verità cristiana è stata preceduta da una verità ebraica e pagana: il 15 agosto si celebravano i Feriae Augusti, grandi feste religiose in onore dell'Imperatore Cesare Ottaviano Augusto, e proprio sotto Augusto, al culmine delle profezie proclamate dai profeti giudei, dell'allineamento di pianeti e costellazioni e della pacificazione dell'Impero Romano, nacque Nostro Signore Gesù Cristo, Redentore non solo degli ebrei ma di tutti i popoli.

E nello stesso periodo, a Roma ("quella Roma onde Cristo è romano", per citare Dante Alighieri), proprio Augusto, primo uomo e per di più pagano, aveva una visione della Madonna: la Sibilla Tiburtina, consultata dall'Imperatore, annunciò che "dal cielo verrà un re di sembianze umane che regnerà per secoli e giudicherà il mondo", e proprio in seguito lo stesso Imperatore, che si trovava nella sua camera, fu testimone della grande apparizione di una vergine che su un altare teneva in braccio un bambino, mentre una voce annunciava che quello è l'altare del "Signore del Cielo".

Augusto cadde in adorazione e consacrò un altare a seguito di quella visione, e quell'altare fu la base della successiva Basilica di Santa Maria in Aracoeli, una delle più famose e venerate di Roma.
Il cattolicesimo non è una semplicemente una rivelazione calata dall'alto che s'impone d'autorità e che rifiuta tutto ciò che non nasce al suo interno, ma la Verità che si dispiega con una Rivelazione soprannaturale che avviene nella storia, preparata dalla Provvidenza usando anche strumenti non cristiani (si veda appunto Augusto e la provvidenziale funzione di Roma e del paganesimo), che utilizza anche tutto ciò che di buono che l'umano e le proprie istituzioni nella storia possono realizzare (la festività civile del ferragosto fu introdotta in Italia dal Fascismo). Pertanto oggi tranquillamente possiamo dire insieme : buon ferragosto e buona festa dell'Assunta perché le feste stanno insieme e l'una rimanda all'altra.

E poiché l’Assunta è la Pasqua estiva, come detto, poiché Gesù e Maria non possono essere mai separati, poiché Gesù con la Sua Morte e Resurrezione ha redento il mondo e Maria, con la Sua Dormizione e Assunzione ha partecipato alla grande opera della salvezza divenendo Corredentrice, santifichiamo la festa con la Comunione e la Confessione, come fosse una seconda Pasqua! Con la Confessione torniamo immacolati come il giorno del Battesimo, come Maria, sempre immacolata in quanto preservata dal peccato originale in vista della Sua grande missione di Madre del Redentore; proprio per l’Immacolata Concezione, Maria ha evitato la morte, addormentandosi solamente, e venendo assunta in anima e corpo in cielo, come avverrà con noi.
A tutti, buona Assunta E buon Ferragosto!
 

15 maggio 2016

Perché la Madonna non è morta


di Giuliano Guzzo

La fine terrena di Maria è un mistero, nel senso più laico del termine. Non abbiamo difatti tracce, elementi o indizi che aiutino a risolvere l’enigma che già segnalava Epifanio di Salamina (315-403) quando, con riferimento a quanto scritto e tramandato, faceva presente che «non vi è alcun accenno alla morte di Maria, né si dice se morì o non morì, se fu sepolta o se non fu sepolta […] Non dica che sia rimasta immortale, ma non assicuro neppure che sia morta». Un vero e proprio enigma, dunque, rispetto al quale la Chiesa – pur definendo dogmaticamente l’Assunzione in cielo in corpo ed anima della Madonna – non ha mai speso parole definitive, lasciando aperto un suggestivo dibattito teologico fra mortalisti e immortalisti, fra quanti cioè pensano che Maria sia in qualche modo morta e coloro che invece respingono questa ipotesi.

Federico Catani e Florian Kolfhaus propendono per l’ipotesi immortalista e, nel loro Il cuore che non ha mai smesso di battere (Cantagalli 2016, pp.132), forniscono numerosi argomenti in tal senso. Si tratta di un libro importante, che non solo ha il pregio di affrontare un argomento affascinante e misterioso insieme, ma lo fa in modo accessibile anche per i non addetti ai lavori in una sintesi fra teologia e storia che, a tratti, assume il ritmo incalzante del giallo. Gli Autori portano a suffragio della tesi immoralista – un tempo minoritaria ma oggi supportata, pare, anche dal maggiore mariologo vivente, il quasi centenario René Laurentin -, si diceva, deduzioni e osservazioni molto interessanti e che, oltretutto, sembrano trovare conforto nelle visioni di diverse sante e mistiche, dalla beata Emmerick (1774-1824) a Teresa Neumann (1898-1962).

Degna di apprezzamento, poi, è la convinta delicatezza con la quale Catani e Kolfhaus ripropongono la tesi immortalista, da un lato forti di argomenti seri e, dall’altro, attenti a muoversi con la prudenza che si conviene ad ogni buon cristiano che si affaccia laddove la Chiesa non si è ancora pronunciata. Perché allora un approfondimento? Non c’erano oggi questioni teologiche più urgenti? Rispondono gli Autori di questo libro, che consiglierei davvero di acquistare: «Bisogna pur ammettere che quando si ama una persona, generalmente si vuole sapere tutto su di lei. E questo vale specialmente sulle circostanze della sua morte» (p.123). Il cuore che non ha mai smesso di battere è quindi, in primo luogo, un testo scritto da sinceri devoti alla Vergine Maria, che però – come si diceva – affronta un mistero che tale è per tutti, credenti e non credenti, e dal quale, comunque la si pensi, proviene una grande Luce.

 

16 agosto 2012

La Birra Benedetta


di Isacco Tacconi

Ieri 15 agosto, festa dell’Assunzione in cielo di Maria, per i profani Ferragosto, i monaci benedettini di Norcia hanno inaugurato il loro nuovo birrificio, dove verrà prodotta e venduta la birra “Nursia”, dall’antico nome della ben nota città di Brancaleone. In qualità di amatore, mi sento di poter dare un giudizio di valore sulla birra artigianale di produzione dei monaci, anche se strettamente personale perché non sono un esperto in merito: in totale buona fede, anche perché come dicono a Roma, “nun mecce pagano”, posso assicurare che è di ottima qualità!