11 luglio 2025

Google ha chiuso d'imperio Messainlatino.it

Google ha chiuso d'imperio Messainlatino.it. La notizia è disturbante e fa nascere una serie di domande sulle garanzie costituzionali che evidentemente per i blogger cattolici non valgono, ne parleremo.

Il dato di fatto è però che oggi, dopo un'attività incessante iniziata nel 2007, 22 mila post, citazioni innumerevoli sulla stampa nazionale e internazionale, l'inserimento nella rassegna stampa interna del Papa e una serie di attività informative inestimabili, Messainlatino.it oggi è stato eliminato dal web.

Google ha inviato uno stringato comunicato all'account di amminsitrazione, nel quale ha scritto che il blog avrebbe "incitato all'odio". 

Caro Google, vergognati!

Massima solidarietà alla redazione, alla quale offriremo tutto il supporto possibile per tornare online. 

Nell'immagine vedete  "l'editto" di Google con il blog è stato oscurato e di seguito il comunicato della redazione di MIL

Come da scarna email ricevuta stamattina, che allego, la Redazione di Messainlatino, blog esistente fin dall'anno 2007, con oltre 1.020.000 visite solo nel mese scorso ed oltre 22.000 post editi, è stato rimosso dalla piattaforma Blogger (di proprietà di Google) per asserita violazione della loro politica contro lo 'hate speech', qualunque cosa ciò possa voler dire. Nessun'altra motivazione è stata fornita. Solo in via di indizio, possiamo supporre ciò abbia a che fare con la circostanza che, nelle settimane scorse, erano già stati rimossi (ma poi dallo stesso Blogger.com riammessi, su nostra sollecitazione) singoli articoli, il cui tenore era: l’intervista a mons. Strickland contro l’ammissione delle donne al diaconato; uno studio del Prof. Corrado Gnerre sulla storia della Massoneria e la sua condanna da parte della Chiesa; il richiamo alla dottrina ufficiale della Chiesa in riferimento al gay pride; infine un post di oltre dieci anni fa col video del fondatore del movimento neocatecumenale.

Abbiamo reagito con l'intimazione giuridica che allego, richiamando anche la palese violazione del diritto costituzionale alla libertà di parola. E' chiaro che se si comincia così, nessuno può più sentirsi al sicuro nell'espressione del proprio pensiero, perfino se questo combacia con la dottrina ufficiale della religione più diffusa al mondo. 

Lunedì, se non succede niente, deposito un ricorso cautelare d'urgenza.

VI CHIEDO DI AIUTARCI A RENDERE DI PUBBLICO DOMINIO IL FATTO GRAVISSIMO. 

Luigi 


 

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