28 giugno 2019

Sacro Cuore di Gesù, ritorna!

di Roberto de Albentiis
Oggi, terzo venerdì dopo Pentecoste, venerdì nella e dopo l’Ottava del Corpus Domini, si festeggia solennemente il Sacro Cuore di Gesù, che in qualche modo chiude il ciclo di grandi feste pasquali e pentecostali; quest’anno, poi, essendo la Pasqua caduta nella parte finale di aprile, la festa odierna è capitata alla fine del mese di giugno, quasi a coronamento del mese ad Esso dedicato, nella vigilia della festa dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno) e a pochi giorni dalla solenne festa del Preziosissimo Sangue (1° luglio), Sangue di Cui il Sacro Cuore è pieno, e le quali devozioni sono intimamente connesse e collegate.

Questo perché, del resto, Cristo è il centro, di tutto: della storia umana, delle sacre scritture, della vita liturgica della Chiesa e personale dei fedeli. Singolarmente, in quest’anno, possiamo davvero ammirare la centralità del Cristo nell’anno liturgico, che, del resto, rappresentava Cristo in mezzo a noi e alla Chiesa, per citare Pio XII.
Giugno è il mese che, tradizionalmente, la pietà popolare dei fedeli e poi la Chiesa hanno dedicato specialmente al culto e alla devozione al Sacro Cuore, e se certamente l’aggiornamento degli ultimi decenni ha indebolito molto l’attenzione a queste pratiche “antiquate”, non di meno i fedeli vi sono rimasti comunque attaccati.

Purtroppo, da molti anni, in questo mondo sempre più disastrato e lontano da Dio, giugno è diventato il mese dell’orgoglio LGBT; questo mondo e questa ideologia (i quali peraltro non rappresentano tutti gli omosessuali) si sono appropriati di questo mese, passando gradualmente dagli ultimi giorni, in ricordo dei fatti dello Stonewall Inn di New York del 28 giugno 1969, in cui la comunità gay cittadina si ribellò alla polizia, a comprendere l’intero mese, trasformato ormai in una sorta di Gay Pride e di vacanza permanente, non disdegnando peraltro puntate anche nei mesi di maggio, luglio e perfino settembre (in una sorta di orgia non stop).

E almeno in Italia, proprio in questi giorni, è scoppiato un incredibile scandalo (che, con quelli relativi alla sanità regionale, alla magistratura e al mondo universitario, pare veramente mostrare la vacuità, la corruzione e la putrescenza di un mondo senza Dio, di un mondo da cui Dio e l’idea di dovere, di servizio, di benevolenza divina da richiedere e guadagnarsi evitando il male e il malaffare sono stati cacciati), riguardante istituzioni locali, psicologi e assistenti sociali e in buona parte, ma non lo si vuole dire, mondo arcobaleno: mi riferisco ovviamente ai fatti di Reggio Emilia, in cui le visite sociali, pediatriche e psicologiche sono state condotte in maniera così deficitaria e arbitraria per smembrare famiglie naturali e favorire famiglie affidatarie (compresi proprietari di sexy shop, coppie gay e abusatori) da aver distrutto le vite di famiglie e minori, non solo allontanati gli uni dagli altri ma, in certi casi, vittime pure di orribili abusi.

Chi si stupisce dei fatti di Reggio Emilia dimentica, o probabilmente non sa - grazie anche alla sapiente opera dovuta all'egemonia mediatica, culturale e morale di certa parte politica -, dei fatti della Bassa Modenese, dove innocenti famiglie e comunità vennero accusate di abusi pedofili e smembrate (ad opera, come poi si è scoperto, delle medesime personalità e associazioni, vedi qui), o peggio di tutti del Forteto (sul quale tanto si è scritto), dove invece i pedofili veri venivano coperti e incoraggiati e ad essi venivano impunemente affidati minori; in tutti e tre i casi (dall'Umbria vi si potrebbe aggiungere un quarto caso, quello del Piccolo Carro), avvenuti in Regioni e amministrazioni c.d. "rosse" vi si possono rilevare alcuni tratti comuni: la svalutazione della famiglia naturale in primo luogo e poi della comunità locale in favore di famiglie affidatarie e di grandi comuni o associazioni; l'abuso della scuola, vista e usata come agenzia di propaganda; lo stretto legame tra istituzioni (dai Comuni alle Regioni e Provincie), enti locali, servizi sociali e magistratura nel perpetrare tali disegni, di distruzione delle famiglie o di favoreggiamento di bande pedofile. Ora tale sistema di potere decennale sta crollando, e stanno venendo fuori vari scandali, e quelli peggiori non sono le ruberie e le lottizzazioni nell'ambito dei servizi o degli istituti di credito locali, pur presenti e gravi, ma questi.

E il mondo arcobaleno? Beh, è coinvolto, e questo spiegherebbe pure la prudenza, insolita in casi simili (peggio se si parla di sacerdoti, colpevoli o non colpevoli poi che siano), con cui si sta trattando la vicenda: sì, perché una delle arrestate, militante LGBT, ha favorito l’affido di bambini a coppie gay per mero spirito di corpo e ideologico. Chiaramente non tutte le coppie o le persone omosessuali sono coinvolte in queste turpitudini, ma il discorso diventa politico e giuridico quando vengono favoriti questi affidi, o quando tali coppie, e soprattutto tali ideologie, vengono sistematicamente gonfiate e pompate dalla stampa. E chissà quali altri crimini e menzogne avranno riguardato altri affidi o, dove è legale, altre adozioni gay…

Come non bastasse gli indagati e arrestati erano tutti pro-gender e pro-arcobaleno, a favore dell’immigrazione, per la laicità e contro i simboli religiosi o la Chiesa stessa, dediti alla critica fino all’insulto dell’odiato mondo cattolico (e ci si ricordi che le famiglie della Bassa Modenese erano semplici famiglie cattoliche, rovinate per sempre, e, anche, ci si ricordi di Padre Giorgio Govoni, loro parroco, falsamente accusato e morto di crepacuore); sono questi i “welcome refugees”, gli “stay human”, i “love is love” (ma poi, qualche slogan o frase in italiano no, fa brutto, è fascista?), sono questi quelli che sono contro la famiglia, la comunità locale, la parrocchia. Dei veri mostri rivestiti di colori sgargianti, ma che mostri sono e rimangono. E se ovviamente può purtroppo capitare che esistano famiglie disfunzionali o sacerdoti abusatori, essi però rappresentano una eccezione patologica del caso, mentre ben diverso è invece il discorso di falsi abusi (inventati e creati con la tecnica psicologica dello “svelamento progressivo”), di menzogne ed errori giudiziari, di famiglie smembrate e ricomposte come fossero lego e di coppie gay elevate contro la famiglia naturale per ideologia.

Riprendiamoci, quindi, giugno, che è mese del Sacro Cuore e basta, così come il tempo, la vita, la natura, sono di Dio e di nessun’altro; il mondo è sempre stato un cattivo pagatore, è sempre stato lontano da Dio (e Gesù nel Vangelo indica il mondo con due accezioni, la prima come insieme degli uomini amati da Lui e dal Suo Sacro Cuore, la seconda come insieme degli uomini e delle istituzioni, sotto il diavolo – ma che Lui ha vinto! – che si ergono contro la Redenzione e contro la Chiesa), eppure mai come in questi ultimi decenni il mondo è parso tanto alieno, contrario, nemico, non solo di Dio, ma perfino della natura e del buon senso, e proprio questo rende la nostra epoca peggiore perfino del paganesimo antico, anche di quello molle e decadente.

Ritorna, Signore, ritorni il Tuo Cuore! Ritorna nella Chiesa, che fondasti per diffondere il Tuo Vangelo e dare la Tua Grazia attraverso i Sacramenti, e non per essere una parodia di ong o di organizzazione internazionale; ritorna nella società, nel mondo del lavoro, della scuola e dell’infanzia, delle famiglie, delle leggi e della giustizia, che senza di Te si stanno sfaldando e stanno sprofondando; ritorna nelle nostre vite, perché siamo noi per primi i colpevoli, siamo noi per primi ad abbandonarTi, e la decadenza del mondo e della Chiesa è coerente conseguenza di questo abbandono e di queste infedeltà. Sii il Redentore e il Re di tutti noi, si diffonda il Tuo amore, l’unico vero amore, e ricompaia in cielo l’arcobaleno come segno di pace e alleanza tra uomo e Dio e non come segno di vivere senza o addirittura contro di Lui!


 

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