25 novembre 2025

Libri. Il Grande Risveglio. L'America da Joseph de Maistre a Charlie Kirk

 


Novità in prevendita! È disponibile in prevendita il nuovo volume "Il Grande Risveglio": un approfondito studio tra storia e attualità sul cattolicesimo negli Stati Uniti post “follie Woke”, la rivoluzione americana e le nuove prospettive aperte da figure come J.D. Vance e Charlie Kirk.

Il volume è arricchito da una prefazione di Boni Castellane (La Verità) e da una postfazione di Carlo Fidanza.

 Non perdete l’occasione di prenotarlo subito!


Dall'Introduzione:
La tesi che vogliamo esporre con questo libro potrà apparire ai più ardita se non bizzarra: ciò che sosteniamo è che gli Stati Uniti d’America e, di conseguenza, tutto l’Occidente, potrebbero, nel giro di qualche anno, assistere all’inizio di una fase controrivoluzionaria. 

Il pensatore brasiliano Plinio Correa de Oliveira affermava che la controrivoluzione è la restaurazione della civiltà cristiana distrutta dalla rivoluzione, quest’ultima consistente in un processo che ha attraversato quattro fasi: la riforma protestante, la rivoluzione francese, il comunismo e la rivoluzione dei costumi iniziata con il Sessantotto. 

Sembrerebbe, a prima vista, abbastanza improbabile che questa restaurazione possa partire proprio da quella nazione che, per eccellenza, è considerata portatrice di un modello individualista e tendente al benessere economico e al successo. Tuttavia, se si approfondisce la questione, le cose iniziano a farsi più complesse. Innanzitutto, fin dagli albori della nuova democrazia statunitense si registrò l’attenzione di molti a rimarcare la discrepanza valoriale fra la rivoluzione americana e quella francese, con accesi sostenitori della prima che arrivavano a porla in netta antitesi con la seconda. 

Tuttavia, questo non parrebbe sufficiente: le radici della nazione americana affondano pur sempre nella riforma protestante, quindi sono strettamente connesse alla fase iniziale del processo rivoluzionario. E del resto, come ben descrisse Max Weber nel suo classico “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo”, alla base dell’etica capitalista, con il suo culto del successo come segno di predestinazione divina e con la valorizzazione dell’individualismo, si trova il calvinismo. Infine, anche il lato “progressista” della cultura americana, arrivato ad estremizzazioni tragicomiche con l’ideologia woke e la cancel culture, è una versione immanentizzata dell’originario fanatismo religioso puritano. Vi è, però, il rovescio della medaglia. Nel corso di quasi quattro secoli i cattolici americani, presenti, sebbene minoritari (ma mai ininfluenti), fin dagli albori della colonizzazione del New Engald, hanno fatto molta strada, conquistando un ruolo centrale nella vita pubblica, proprio mentre il variegato mondo protestante sembra ormai avere detto più o meno tutto quello che aveva da esprimere. 

I più validi intellettuali dell’area conservatrice, di fronte alla deculturazione provocata dall’ ideologia woke, hanno correttamente individuato le origini della crisi come già implicite nel protestantesimo e si sono rivolti con molto interesse al modello di società proposto dal Magistero della Chiesa e dalla cultura cattolica. E persino influenti miliardari della Silicon Valley, nonostante siano lontanissimi dal cattolicesimo per mentalità e stile di vita, come Peter Thiel, hanno lucidamente constatato come l’etica calvinista del capitalismo, nel mondo odierno, sia ormai incapace di produrre autentica prosperità, riscoprendo l’etica cattolica del lavoro. 

Questa convergenza inaspettata di traiettorie differenti verso un unico punto rappresentato dalla riscoperta del cattolicesimo ha dato vita ad una coalizione di forze che ha trovato la propria figura di sintesi nell’ attuale vicepresidente J.D. Vance: è lui l’uomo da tenere d’occhio per i prossimi anni ed è su di lui che anche noi abbiamo puntato il nostro riflettore. 

Nel frattempo, l’elezione al Soglio di Pietro di Robert Francis Prevost con il nome di Leone XIV ha dato inizio, a fronte di un probabile momento cattolico nella storia americana, ad un certo momento americano nella storia della Chiesa cattolica. America e cattolicesimo sono destinati, comunque, ad intrecciare i loro percorsi per molti anni a patire da ora. Se ciò che prefiguriamo si avverasse, potrebbe sembrare un miracolo. Per quanto ci riguarda, siamo aperti ai miracoli come ad una possibilità effettiva. Non abbiamo la pretesa che il lettore sposi la nostra tesi. La nostra sola richiesta è che voglia seguirci senza preconcetti nelle prossime pagine. Se non convinto, potrebbe comunque ritrovarsi stupito.

 

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