Un libro di Francesco Maria Nocelli
di Samuele Pinna
Dopo la pausa di agosto, desidero riprendere alcune proposte di lettura dei libri che ho letto o sto leggendo in questo periodo, nella speranza che tale rassegna possa essere d’aiuto nel trovare scritti edificanti e utili.
La copertina di quello che presento oggi, che sembra richiamare la locandina di un film, è “giovanile” e intrigante, soprattutto con quella pellicola srotolata che dal cielo si dirige verso il lettore. Su ogni fotogramma il viso di un giovane. Santo.
Sì, perché, benché questi venti campioni non hanno fatto parte di nessuna squadra di calcio o di qualsiasi altro sport, la loro vita è stata vincente. Ognuno di loro – questo il filo rosso del volume di Francesco Maria Nocelli, per le Edizioni Ares – risponde al motivo per cui siamo venuti al mondo e «il loro esempio è antidoto alla corruzione, è barriera alla tristezza e alla noia, baluardo contro la paura e l’incertezza. È garanzia di felicità autentica. Sono santi di oggi, che hanno incontrato Dio e non lo hanno più lasciato».
Vi sono nomi conosciuti e altri meno, ma è facile intuire che tutti mostrano, con semplicità e profondità, il loro essere innamorati di Dio. Ciascun racconto di vita vera è, a suo modo, capace di dar prova che la vocazione alla santità riguarda tutti. Nell’elenco spicca Chiara Badano, col suo tratto gentile e quel sorriso potente e insieme commovente, oppure vi si trova Laura Vicuña o Maria Goretti, che spesso negli Oratori sono ricordate come figure illuminanti per i ragazzi.
Poi ho letto con un poco di emozione anche il nome di Alessandro Galimberti, che ho personalmente conosciuto nel Seminario di Milano quando entrambi ci preparavamo per diventare sacerdoti. Si può, allora, scoprire che ognuno di questi giovani, come tutte le persone, mostrano la concreta possibilità di raggiungere e vivere quel desiderio di pienezza iscritto nel cuore di ciascuno. Così sono anche le toccanti storie (reali e vere) di Albertina Berkenbrock, di Alberto Michelotti, di Anna de Guigné, di Antonietta Meo, di Carlo Acutis, di Giovanni Bizzozero, di Giulia Gabrieli, di Giuseppe Ottone, di Jacques Fesch, di María Montserrat Grases García, di Matteo Farina, di Sandra Sabattini, di Santa Scorese, di Silvio Dissegna, di Ulrico: giovani dei nostri tempi accomunati dall’aver trovato, prima di una morte prematura, una risposta certa e completa sulla vita.
Dopo aver presentato la figura di questi campioni, il libro ricorda, nelle Appendici, che tutti possono essere santi ed è, pertanto, proposto l’insegnamento dei Pontefici (da Paolo VI a papa Francesco) e l’intuizione di san Josemaría Escrivá, riconsegnata attraverso una sua meditazione.
Davvero, conclusa la lettura, uno ha la netta sensazione che coloro che si imbatteranno sulla strada di questi campioni non potranno far altro che desiderare di cambiare vita, una vita autenticamente cristiana, e, quindi, un cambio in meglio.

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