12 settembre 2018

Caro Matteo, stacca la spina

di Marco Sambruna
Caro Capitano,

ci ho pensato a lungo, ma alla fine sono arrivato a una conclusione: stacca la spina.
Te lo dico perché ti stimo così come stimo tutti coloro che amano l'Italia indipendentemente dal colore politico.  Ho l’impressione che tu sia troppo solo, di una solitudine drammatica, da film neorealista in bianco e nero, dunque una solitudine intensa e dolorosa quasi pasoliniana.
Ora hai anche un’ottima giustificazione per staccare la spina in modo indolore e perfettamente plausibile dal momento che, come hanno sottolineato anche alcuni tuoi sodali di governo, senza soldi non si può fare attività politica e dunque non resta che uscire di scena. 
Intendiamoci, hai fatto bene a partecipare a questo governo; se così non fosse stato ti avrebbero accusato di viltà o di aver consegnato il paese ai mondialisti e ai loro vassalli. Dunque questo tentativo andava fatto,  hai fatto quello che dovevi, la tua coscienza è tranquilla.

Hai contro tutti: il media system, i giornaloni, la UE, l'ONU, la CEI (Conferenza Ecumenica Interreligiosa), il GOI, la CGIL, l'ANA, la RAI, le ONG, l'UNHCR, l'ANPI, la BCE, i VIPS, star assortite, i catto progressisti, i papolatri, gli islamici, gli influencer e blogger progressisti, la sinistra di sinistra e quella di destra, qualche istituzione, elementi pentacolari e perfino dei ministri . E i tuoi amici invece? Quattro gatti: un solo giornale, qualche blogger e un pugno non di intellettuali - termine ormai troppo squalificato- ma di audaci pensatori. Più una quota significativa del popolo italiano il cui voto peraltro come abbiamo compreso non conta quasi nulla. Hai qualche estimatore all' estero, è vero, ma hanno già i loro problemi e più di tanto non possono sostenerti.

Dunque stacca la spina.
Ne ricaveresti numerosi vantaggi:

-ne guadagni in salute salvaguardando te stesso da ulteriori attacchi e interferenze varie;
-non ti logori politicamente con le mezze misure e le retromarce a cui sei costretto dall'ostilità generale e dai compromessi con gli alleati che alla lunga deludono l'elettorato;
-lasci che la responsabilità dello sfascio ricada su altri e non su di te;
-conservi intatto il tuo patrimonio di consensi senza pregiudicarlo nelle suddette mezze misure;
-ti liberi di qualche esponente pentacolare che ti ha sempre remato contro;
-puoi rientrate alla casa madre del cdx che se non altro ti è stata solidale nelle ultime vicende giudiziarie. Ci sarebbe la deriva eurocratica di FI a gestione Tajani questo è vero, ma per contro saresti candidato premier e riceveresti in dote i potenti mezzi mediatici di B.

Fatto questo rimanda tutti alle elezioni europee di maggio 2019 sperando in una probabile vittoria sovranista: a quel punto cambiata l'Europa potrà forse cambiare l'Italia.
Ma ora stacca la spina, sei troppo solo.


Un sovranista.

 

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