25 maggio 2013

L'addio a don Gallo è la vittoria di Sodoma

di Federico Catani 
I funerali di don Andrea Gallo rappresentano la goccia che ha fatto traboccare il vaso della mia pazienza. Accade sempre così. Sono come una pentola a pressione. Per un po' di tempo borbotto, ma resto tutto sommato tranquillo. Poi, a un certo punto, quando la fiamma del gas si alza troppo, esplodo. Vedere in rete le esequie di quella specie di prete chiamato don Gallo ha fatto sorgere in me una gran rabbia. Spero che il mio sia solo santo zelo per la Casa di Dio, sull'esempio di Sant'Elia profeta, ma non posso escludere qualche componente peccaminosa. Me la vedrò col confessore, non preoccupatevi. 

Ebbene, non so se vi siete resi conto di cosa è accaduto in quel di Genova nel giorno in cui la Chiesa fa memoria di un papa con gli attributi, s. Gregorio VII, che non aveva paura di chiamare bene il bene e male il male, sino a pagare l'amore alla verità con l'esilio. Il contesto è la morte di Andrea Gallo, comunista di professione, sacerdote cattolico (?) per hobby. Lo scenario è la chiesa del Carmine. Ad officiare il funerale il cardinale arcivescovo Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Cosa è successo? Di tutto. Tutto ciò che cozza col cattolicesimo è avvenuto alla presenza e con il tacito assenso del capo dei vescovi italiani. Dalla bandiera omosessualista della pace sul feretro al canto di "Bella ciao" all'uscita dalla chiesa, dai pugni chiusi alzati, agli interventi sull'ambone del trans Vladimir Luxuria (che ha pure ricevuto la Comunione, cioè Gesù in Corpo, Sangue, Anima e Divinità!) e di quell'altro prete a mezzo servizio che è don Luigi Ciotti. Poi i fischi al cardinale. Fischi cui io, in tutta sincerità e con un po' di maleducazione, mi sarei accodato, perché è vero che un vescovo deve celebrare le esequie di un suo sacerdote, ma è pur vero che questa situazione non doveva crearsi, in quanto quella specie di prete avrebbe dovuto essere sospesa a divinis o scomunicata anni e anni fa.

Non voglio parlare di don Gallo: l'hanno fatto egregiamente qui Andrea Virga e qui Alessandro Rico. Sappiamo tutti chi fosse. E proprio perché tutti siamo a conoscenza del suo pensiero, non possiamo non meravigliarci dell'atteggiamento assunto dalla gerarchia nei suoi confronti. Non si è mai fatto nulla per tenerlo a bada. Nulla per silenziarlo. Nulla per correggerlo e punirlo. Nulla. Questa è, infatti, la Chiesa del nulla. E una Chiesa così, incapace di difendere se stessa e l'insegnamento che le ha lasciato Nostro Signore Gesù Cristo, merita solo di scomparire, di essere decimata, di essere perseguitata. Una Chiesa che tace per non scontentare il mondo ha tradito la sua missione. Una Chiesa che dà la Comunione, ovvero quanto c'è di più sacro, a pubblici peccatori, preferendo gli applausi al rispetto verso il Preziosissimo Sangue di Cristo e il suo Sacratissimo Cuore trafitto, merita il castigo. Parlo, ovviamente, della componente umana. So benissimo che la Chiesa non è la somma dei suoi uomini e so pure altrettanto bene che pastori santi ve ne sono. Ma serve una catarsi generale, che colpisca anche i buoni, anche noi che stiamo qui a scrivere comodamente seduti davanti al pc e che proprio buoni non siamo. Senza purificazione non si cambierà rotta. E la rotta che stiamo seguendo adesso porta dritto dritto al precipizio. Anzi, forse già siamo caduti nel baratro più oscuro e profondo. 

Che vescovi sono quelli che consentono e celebrano un funerale come quello di don Gallo? Che pastori sono quelli che tollerano l'errore e, anzi, spesso lo incoraggiano? Che esempio danno il card. Bagnasco e i suoi confratelli nell'episcopato quando non difendono le pecore e gli agnelli loro affidati, ma permettono che si perdano all'inferno? Ditemelo voi, perché io non ho risposte umane. Posso solo pensare ad un accecamento luciferino, al colpo da maestro di Satana, all'impero delle tenebre che ha preso il sopravvento. E' forse normale sentire la Cei cianciare di tutto, dall'Imu al Pil, dalla legge elettorale alla coesione tra le forze politiche e non udirla spendere una parola, anche una sola mezza parola, sugli atti blasfemi, più o meno espliciti, che si susseguono continuamente in Italia e nel mondo? Parliamo di blasfemie, dunque di azioni lesive non tanto della dignità dei credenti, che in genere se ne fregano, essendo ignoranti e smidollati, quanto piuttosto dei diritti e dell'onore di Dio. Su quel fallito che ha fatto la parodia della consacrazione eucaristica al "concertone" del primo maggio si è pronunciato solo il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini. Sull'arrivo nelle sale italiane del film "Le streghe di Salem", invece, ha inveito solo il coraggioso mons. Luigi Negri, che potremmo definire il "leone di Ferrara". Prese di posizione lodevolissime, ma isolate. Per il resto, i vescovi hanno taciuto, vilmente taciuto. E così tacciono su moltissimi altri problemi riguardanti la fede, comprese le posizioni di don Gallo.

Non è più possibile tollerare simili comportamenti. Non è più possibile trovarsi con pastori che agiscono da lupi rapaci, in grado solo di essere forti coi deboli e deboli coi forti. Non è più possibile vedere la Chiesa asservita al principe di questo mondo. Basta! Invochiamo il ritorno di uno, dieci, cento Savonarola per scuotere le coscienze assopite e le anime intorpidite e marcescenti. Se la situazione è quella che è, se tutto crolla, se la nostra civiltà è putrida e in decadenza, la colpa è anche nostra. Noi cattolici, laici e clero, non sappiamo opporci al dilagare del male, non vogliamo impugnare le armi (in tutti i sensi, se necessario) per fermare il nemico, non siamo in grado di riformare noi stessi. Siamo tutti inebetiti, drogati da 50 anni di Concilio Vaticano II e da 100 anni di modernismo. Se non capiamo questo e non corriamo ai ripari, è inutile lamentarsi e stracciarsi le vesti per l'aborto, l'eutanasia, il mancato finanziamento alle scuole paritarie e i matrimoni gay. 

Sì, i matrimoni gay, l'ultima trovata delle nostre istituzioni, il ritorno di Sodoma nella nostra epoca, l'ennesima vittoria del dragone rosso a sette teste e dieci corna di cui parla l'Apocalisse. Quei matrimoni gay che tanto sarebbero piaciuti a don Gallo e che certo non disdegna don Ciotti, entrambi preti coccolati e vezzeggiati da Sua Eminenza il cardinale Angelo Bagnasco, capo dei vescovi italiani. Ecco la tragicità del momento presente, ecco il capolinea cui siamo giunti: la Chiesa loda e protegge chi difende la pratica dell'omosessualità. In ultima istanza, essendo la questione gay solo la punta dell'iceberg, la Chiesa difende i suoi stessi nemici, i nemici di Cristo, coloro che lottano per distruggere il Cattolicesimo. Pertanto, sembra del tutto evidente che qui non finisce perché si fanno i matrimoni gay. Qui si fanno i matrimoni gay proprio perché è finita.

 

55 commenti :

  1. Trovo significativo che le esequie di Don Gallo siano avvenute simultaneamente alla beatificazione di Don Giuseppe Puglisi, celebrata all'estremità opposta del Mar Tirreno. Benchè il Rev.mo Puglisi fosse lontano mille miglia dalle aberrazioni del prete comunista genovese, anche lui in fondo è un modello di prete iperattivo nell'ambito sociale, e poco o nulla in quello specificamente sacerdotale (nonostante l'incarico di direttore spirituale del Seminario Maggiore... tramite cui ha plasmato una generazione di preti-sociologi che dobbiamo sorbirci oggi e che sta assumendo poco a poco i posti di comando della diocesi). Con la differenza che Don Puglisi, fedele al Magistero e alla Gerarchia della Santa Chiesa, è arrivato fino all'eroismo. Ma i tempi sono cambiati, probabilmente domani vedremo anche Don Gallo sugli altari. La cosa dovrebbe farci riflettere, ma in effetti le coscienze sono state troppo inebriate dall'incenso mediatico e le intelligenze debilitate dalla tisi modernista.

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  2. la vittoria di sodoma sarebbe, per i più, il cardinal o'brien non Luxuria; ma capisco che possa essere difficile accettare l'omosessualismo, il comunismo, il liberalismo e molti altri ismi, temo però che non ti rimangano molte opzioni: o ti omologhi o cerchi il cenobio o ti trasferisci in russia o in iran o, se ti pesa emigrare, ti dai alla lotta armata; che sarà solitaria, o quasi, perché di breivik, fortunatamente, non è pieno il mondo; mi spiace che tu reagisca male al silenzio di Dio ma tutti, prima o poi, l'hanno affrontato; e a te va bene: puoi tornare a jesi, Franco, e rivedere i tuoi cari; non è poco perché jesi non è sobibor e chiamarsi Franco nel 2013 non è come chiamarsi Shlomo nel 1943.
    C'è la fila, molto molto lunga, di quelli che hanno questioni aperte con la giustizia di Dio.

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  3. Mica penserete, che chi si salverà dalla dannazzione è per suo stesso merito? mica penserete che Dio stia veramente solo a guardare? mica penserete che le tante parole risolvino la attuale e momentanea blasfemia? mica penserete davvero che Dio dorma? Dio attraverso la Madonna ci chiede preghiere e non chiacchiere, perciò preghiamo in silenzio grazie.

    firmato ines coletti

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  4. La conclusione dell'articolo è un po' trabordante (non è ancora finita: non praevalebunt!), ma per il resto gran bell'articolo. Bagnasco mi ha fatto provare un disgusto che non sentivo da tempo. Per Luxuria forse si può parlare di ignoranza invincibile, ma per il capo della CEI assolutamente no. Vergogna, profonda vergogna.

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    1. Non mi risulta alcuna proibizione morale a livello magisteriale nei confronti del cambiamento di genere per ragioni terapeutiche di disforia di genere; quindi non capisco lo sconcerto per la comunione data a Luxuria.

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    2. Luxuria difende pubblicamente la pratica omosessuale e l'ideologia omosessualista. Ergo, è un pubblico peccatore, che non ha mai sconfessato le sue idee palesemente contrarie al Magistero della Chiesa.
      F.C.

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    3. Ad adiuvandum (roba del mese scorso): http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1216785/Luxuria---Non-ho-cambiato-sesso-grazie-al-buddismo-.html

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    4. Ogni volta che qualcuno dice 'non praevalebunt' viene eroso un pezzetto dell'autorità della Chiesa. Questo mantra non può funzionare con una Chiesa che non è più la Chiesa di Cristo.

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    5. Chi incedendo all'impulso immorale del proprio ventre non solo pratica attività sodomitiche e perverse, ma persino funesta e mutila il proprio corpo per gratificare la propria perversione, ostentando protesi di silicone a simulazione dei seni
      e indossando vesti femminili in chiesa, arriva persino a presentarsi all'altare per ricevere il Corpo di Cristo è un pubblico peccatore e profanatore immondo. Chi poi invece di provvedere alla fraterna correzione di questo povero degenerato preda del male, lo incoraggia nello scempio e lo favorisce nel
      sacrilegio, è suo complice.

      Vi sembra forse che ho parlato di un travestito ed onorevole italiano e del presidente della Cei?... ma noooo i soliti maligni... io stavo facendo un discorso in generale no????

      Bertoldo

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  5. Non sono d'accordo con quanto ha scritto: il Card. Bagnasco ha presieduto le esequie di Don Gallo, perché lo fa' per tutti i suoi preti e, anzi, ha dimostrato un grande coraggio, considerato che la gran parte dei cittadini che hanno partecipato ai funerali (tutti comunisti e attivisti Lgt) lo attaccano continuamente, lui era lì presente per uno dei suoi sacerdoti.
    Anche per quanto scrive su don Gallo non sono d'accordo: l'essere attivista Lgt non deve farci dimenticare che sono uomini come gli altri, che hanno bisogno di essere ascoltati, consigliati, aiutati. Certo, a queste persone va' ripetuto ciò che consiglia San Paolo, ovvero astenersi dall'impudicizia, ma ciò non significa che debbano essere esclusi. Ecco, forse, ciò che ci ha insegnato Don Gallo! La stessa cosa vale per i tossicodipendenti e per gl'immigrati: anche loro sono uomini, anche loro vanno aiutati. Poi sono d'accordo con lei che un prete non dovrebbe cantare "bella ciao", che un prete non dovrebbe essere apertamente schierato per un partito politico, la cui ideologia - tra l'altro - è stata scomunicata da Papa Pio XII. Infine sono d'accordo con lei che le nozze gay in Italia saranno una sconfitta della società, come lo è stato in Francia e in Spagna (paesi molto vicini culturalmente a noi) ma in questo la Chiesa ha già messo troppe volte la bocca, e continuerà a mettercela nelle sedi e nei momenti opportuni, ma oggi il Card. Bagnasco non era lì come capo della CEI, ma come pastore e l'ha fatto fino in fondo!

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    1. Bagnasco poteva e doveva celebrare la messa senza dare la comunione a pubblici peccatori, invece ha comunicato allegramente come se nulla fosse degenerati propagatori di sodomie e pestilenze morali, poteva e doveva inoltre come pastore scomunicare Don Gallo per le sue intemperanze, disobbedienze ed eresie continue e non lo ha fatto, poteva e doveva
      esercitare il suo ministero con prudenza e rispetto del sacro e non lo ha fatto.

      In merito poi a quello che don gallo ha insegnato è meglio glissare, perchè costui tutto è meno che modello positivo di prete e di cattolico. Don gallo non ha insegnato nulla a nessuno e men che mai il rispetto degli insegnamenti di San Paolo, al massimo ha mostrato come si pippano in pubblico gli spinelli o come si disobbedisce pubblicamente
      al magistero della chiesa senza subire alcuna punizione, anzi ottenendo esequie sacrileghe dal proprio arcivescovo... bell'insegnamento davvero.

      Bertoldo

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. A puttaneggiar col mondo si finisce miseramente sfruttati, umiliati e offesi.
    Gesù ha parlato chiaro: << Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. >> (Mc 9,42). I piccoli di cui parla non sono i bambini, ma i credenti che hanno una fede semplice e lo scandalo è il dare a questi un insegnamento contrario a quello di Cristo. Bisogna che questo lo teniamo tutti presente: Cristo perdonerà anche le bestemmie, ma le bestemmie contro lo Spirito Santo (Mt 12,31)(che a mio avviso altro non è che il travisamento della Verità) non saranno perdonate. È opera tipica del demonio, infatti, travisare la Verità e inimicare gli uomini e Dio!

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    1. o'brien, cardinale
      Luxuria, politica ed entertainer
      Quanto a scandali probabile che il tuo Signore s'incazzi più col primo che colla seconda

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    2. Sicuramente si, cosa cambia il contenuto dell`articolo?

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    3. nulla, caro,
      ma don gallo aveva tutti i difetti salvo quello di o'brien mentre il titolo del post è
      "L'addio a don Gallo è la vittoria di Sodoma ": fai un po' tu.

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  8. Complimenti per la democraticità. Eliminare i commenti è proprio una bella dimostrazione di stile. La censura è nelle vostre corde. Non leggerò mai più il vostro blog e lo sconsiglierò a tutti. Cordialmente.

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    1. Caro Giuseppe, noi lasciamo massima libertà ai commentatori (compresi i numerosi troll che affollano il nostro blog, come Paolopancio), purché i commenti possiedano un minimo di contenuto o siano almeno espressi in una forma ironica e brillante.
      Insultare e provocare gratuitamente e stupidamente, invece, non è accettabile: in quel caso cancelliamo. E se chi insulta e provoca se ne adonta, peggio per lui.
      Spero di aver chiarito la policy del blog. Cordialmente.

      Marco Mancini

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    2. Grazie per la risposta! Il commmento cancellato non era "trolling", ma magari non era abbastanza brillante.
      Il messaggio, in sostanza, era semplicemente e in parte contrario al contenuto dell'articolo: se questo è sufficiente per tacciarlo di provocazione o insulto, eviterò di sprecare il mio tempo qui, visto che di tempo ce n'è sempre troppo poco.
      Cordialmente,
      Giuseppe

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  9. un unico appunto, il "Leone di Ferrara" si è anch'egli schierato contro la blasfemia di giorno 1 e con più fermezza di sua eminenza Vallini.
    Per il resto perfetto

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  10. = SODOMA? Prima di parlarne a vanvera bisognerebbe rivedere la vecchia interpretazione biblica della Genesi, notoriamente errata ma ancora sbandierata per l'ignoranza della gente..
    = .."Sì, i MATRIMONI GAY, l'ultima trovata delle nostre istituzioni.." Quali istituzioni? Il ns. STATO laico e democratico (in potenza)?? Ma se non ha nemmeno istituito le UNIONI CIVILI? Neanche per sanare le COPPIE DI FATTO.. Ma, grande sproloquio a parte, ti sei sognato???
    = Quando mai don Gallo, don Ciotti od altro prete serio ha sostenuto matrimoni omosessuali?? Sono semmai i REAZIONARI come te e Bagnasco che, impedendo le Unioni civili (per tutti quelli che non possono contrarre matrimonio), spingono verso soluzioni radicali e polemiche, tanto inutili quanto esagerate!

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    1. Almeno, prima di venire qui a raccontare stupidaggini, cerchiamo di informarci: http://gayoggi.com/attualita/don-gallo-aderisce-alla-campagna-arcigay-sui-matrimoni-gay/

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    2. Faccio presente che le UNIONI CIVILI erano da anni riconosciute in Francia, e a nulla è valso ciò: ecco il governo imporre con mezzi di dubbia giustizia il matrimonio omosessuale e l'adozione.
      Faccio anche presente che, durante la "discussione" in parlamento della legge Taubira sui matrimoni omosessuali, la ministra ebbe a ripetere che tale legge non avrebbe niente a che vedere con la fecondazione assistita e gravidanza "par autrui": utero in prestito.
      Ebbene, il giorno dopo l'approvazione al parlamento della legge, l'ineffabile ministra della giustizia se ne uscì con un "La fecondazione assistita e la gravidance par autrui sono dei temi da tenere in considerazione".

      Noi, almeno noi che scriviamo qua, non crediamo più alle vostre menzogne, quindi non venite a raccontarcele.
      Francesco Pentagrammuli

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  11. un ministro di Dio non è tenuto a conoscere le condizioni di coscienza di una persona

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    1. E' però tenuto a non dare pubblico scandalo dando la comunione a pubblici peccatori travestiti da donna, con zinne finte e propagatori di politiche e ideologie sodomitiche che giungono ad automutilarsi a spese del contribuente per meglio incedere alle oscene pulsioni del loro ventre corrotto, specialmente in occasioni di vasta risonanza mediatica in presenza di giornalisti e fotografi, e soprattutto quando si rivestono cariche di grande rilevanza quali presidenze CEI e magistero arcivescovile... (parlo in generale ovviamente ahahahahah)

      Bertoldo

      Bertoldo

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  12. Luxuria sostiene PUBBLICAMENTE il matrimonio omosessuale e altre aberrazioni. Si è candidato con Rifondazione Comunista, attacca la morale cattolica e non ha dimostrato in nessun modo alcun ravvedimento, anzi. Il discorso tenuto al funerale di Gallo lo dimostra (e addirittura c'erano preti che applaudivano) Cosa c'è da sapere di più? Cerchiamo di non essere ipocriti e bigotti, per piacere!
    F.C.

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    1. Come ripeto, questi "difensori del gallo" sono solo ipocriti e farisei. Loro si veri sepolcri imbiancati. Sanno benissimo che la comunione a pubblici peccatori va negata ma fanno finta di non sapere.

      La verità è che da sempre l'ipocrita fa il bue che dice cornuto all'asino, si nascondono
      dietro un dito a giustificazione della loro mancanza di fortezza e temperanza, ma soprattutto della vera carità che stà nel correggere e ravvedere chi sbaglia e non nel tacere ed omettere.

      D'altronde pensate che macello si scatenava su Bagnasco se negava a luxuria la comunione?

      Meglio il sacrilegio alle Sacre Specie che
      affrontare il sinedrio progressista degli scalfari e compagnia laicante e finocchiante.

      Chissà se il presidente dei vescovi d'italia si è ricordato che il vescovo di roma ha detto che quando non si confessa Cristo si confessa il demonio, e chissà se il vescovo di roma quando diceva queste cose pensava già di riconfermare bagnasco qualche annetto in più?

      sapete che vi dico io???

      Bella ciao... va.....

      Bertoldo

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  13. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’aneto e del cimino, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, mentre all’interno sono pieni di rapina e di intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.” (Matteo 23,1,2)

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  14. Più che commento questo articolo è un travaso di bile. Pieno di illiberalità e di parole talmente polverose che fanno sorridere. Ma soprattutto spietato e feroce, lontano anni luce dal temperamento che si raccomanda ai cristiani e pieno di frenesia solo per le articolazioni ministeriali della Chiesa, la sua parte più secolare e meno divina. La nostalgia della censura e l'incoraggiamento alla violenza sono comunque sufficienti a rendere questo articolo indegno di qualsiasi attenzione.

    Andrea

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  15. Voi che vi fregiate del titolo di Cattolici vorreste la Chiesa come una unica immensa Unna coranica,o come qualche comunità del cazzo quacchera.
    siete ciechi, sordi e privi di qualunque misericordia. Quelle che sono le debolezze della chiesa sono state la sua chiave di successo per secoli.
    AVETE MAI SCRITTO UN ARTICOLO COSì "CORAGGIOSO" CONTRO LA PEDOFILIA? PERCHè QUELLO NON è SCANDALIZZARE? UN PO DI CORAGGIO SU NON FATE I CONIGLI CHE RUGGISCONO! ABBIATE UN PO' DI PALLE.

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  16. L'ortodossia cieca e integralista di cui vi fate scudo in questo articolo, il vostro ipercorrettismo feroce che vi mette sempre dalla parte della ragione e vi autorizza a scagliarvi contro un Uomo Giusto senza rispetto alcuno e a disegnare con toni da Malebolge dantesche i vostri fratelli omosessuali...ebbene questo vostro atteggiamento ottuso più che miope vi ha già tradito...e ha già tradito il Vangelo di cui pure vi dite i più puri conoscitori e difensori oltranzisti...Cristo sopportò di dare scandalo (nel senso greco del termine) agli occhi dei Farisei, non si curò di lasciare dogmi dietro di sé, ma esempi di accoglienza e fratellanza...Don Gallo ha seguito e servito il suo Dio più di ogni altro che si professa credente perché si batte il petto la domenica, anteponendo l'umanità alla dottrina...e a me, che sono una pessima cristiana, ha fatto venire voglia di seguire il suo apostolato eretico, come lo si definisce in questo articolo...e voi, quante coscienze potete dire aver smosso, voi, con la vostra frigida esegesi della Parola?
    "Questo popolo mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me” (Is 29,13)
    Roberta

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    1. Il più alto ufficio di carità è la verità. Non ci può essere nessuna misericordia quando il male è chiamato bene e il bene è chiamato male.
      Prenda l'esempio della donna adultera (Gv 8,1-11). Gesù (che è la Verità) non condanna la donna, ma non per questo dice che la donna non ha alcun peccato. Quando la congeda dice: "va' e d'ora in poi non peccare più"; non dice "Va', tanto quello che hai fatto non è niente!". In fondo, chi non fa il male non ha bisogno di essere perdonato, ma per chi fa il male la prima condizione che si chiede per il perdono è che riconosca il peccato.
      Da parte della dottrina della Chiesa (e della gerarchia che la guida) non c'è condanna per nessuno, ma ci sono solo gli strumenti per riconoscere il male là dove si annida. Portare avanti certe campagne significa negare che certi atti siano contro la legge divina e quindi siano considerati peccati. Significa rendere le persone cieche nel riconoscere gli errori e, dunque, condannarle alla dannazione. Significa sbugiardare Dio, che ha invece parlato chiaramente.
      In Gesù non c'è condanna per nessuno proprio perché condanna sempre chiaramente il peccato. Chi si perderà non sarà perché sarà condannato, ma semplicemente perché non ha seguito la Via giusta ("Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta." Sal 25,8).

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    2. Alla signora che parla di un nostro ipercorrettismo feroce faccio presente che, semmai, ci si può imputare solo la erre moscia:
      http://www.treccani.it/enciclopedia/ipercorrettismo/

      Francesco Pentagrammuli

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    3. Lei non sa, evidentemente, leggere al di là del dato letterale...che peccato! E no, mi dispiace per Lei, caro lettore, non sono una signora, né una signorina, sono Roberta...e mi infastidiscono molto gli appellativi di genere gratuiti e intimidatori di cui è maestra una certa Italia retriva e piccolo-borghese che ancora si annida, ahimè, in troppe aule universitarie....ma questo, tanto, è un altro discorso (iperfemminista, quelle horreur!), vero?
      Roberta

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    4. La erre moscia non è un ipercorrettismo

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    5. Bah! L'appellativo "Signore" (e suoi derivati) è nato come appellativo aristocratico, nient'affatto piccolo-borghese. Il contrario è "burino"!!! Veda un po' Lei!!!

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    6. Ma sei un Cuor di Leone PHILOSOPHETTO vorrei vederti di persona quanto riescono a ruggire i conigli.

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    7. Mi chiedo, caro Philosophus infimus, se consulta le Scritture con la stessa ingenuità con cui pesca dal vocabolario.

      Andrea

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    8. Ma c'è proprio da divertirsi! Avevo giusto detto che siamo imputabili di erre moscia, ma non di ipercorrettismo, e ci si fa notare che "la erre moscia non è un ipercorrettismo". Repetita juvant, giusto?

      Mia cava Vobevta, non si offenda se avdisco usavle covtesie inusitate nel gvigio mondo modevno.
      Ma se è convinta che gli appellativi di cortesia siano l'opera magistrale dell'Italietta piccolo borghese e democristiana, la prego di voler visitare i paesi europei: Madame, Mademoiselle, Monsieur, Ma'am, Sir (in realtà, in Inghilterra suonano come presa per il culo, perché vengono riservati normalmente ai nobili, mentre nella modernissima America vengono usati abitualmente), Usted, Don...
      L'Italia piccolo borghese è semmai ricettacolo di scialba informalità.
      Cordialità,
      Pentagrammuli.

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  17. Sono d'accordo al 100% con l'articolo.
    Mi stupisco delle cretinate dei vostri critici, che dimostrano quella generale ignoranza della religione cattolica che è stata un pò, duole dirlo, il difetto del mondo cattolico italiano, beato perchè non ha avuto concorrenti per secoli, ora però imperdonabile.

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  18. Don pollo è stato un sacerdote da dimenticare, lo dimostrano anche i suoi sostenitori e seguaci che si autodefiniscono orgogliosamente eretici (come una tal Roberta di cui sopra).

    Ora che costui è stato pensionato dal suo sacerdozio da trivio (parole sue), preghiamo perchè la Provvidenza conduca al ravvedimento anche pastori come il presidente della CEI, che
    per restare politicamente corretto (questi si sepolcri imbiancati) ha dato pubblico scandalo.

    Per negare la comunione come doveroso a degenerati e pubblici peccatori come l'onorevole guadagno ci sarebbero volute "le palle".

    Gesù perdonava le prostitute, ma intimava loro di non peccare più, perdonava i pubblicani, ma scacciava a frustate i mercanti dal tempio,
    oggi invece tutto fa brodo e allora meglio le critiche giuste ma marginali del "mondo tradizionalista" che farsi divorare dai media di massa per aver "negato la comunione" a vladimir luxuria e alla sua ganga di travesta....
    se questa è la nuova evangelizzazione di cui il presidente dei vescovi d'italia da saggio
    stiamo freschi...

    che sputtanamento!!!!!

    Bertoldo

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  19. Pubblico peccato!?
    Ma se siete i primi a baciare il culo a uno come Berlusconi che di pubblici peccati non ne ha mai fatto ammenda.
    E falla finita npò.
    Siete conigli che ruggiscono.

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    1. Io non bacio certo niente al vecchio porco di arcore, ma se fa schifo quello (e fa schifo) il travesta mutilato fa ancora più schifo.

      Lei che sente i coglioni ruggire, provi a dirci cosa è il pubblico peccato e poi ci spieghi anche quale ammenda ha fatto il degenerato travestito che il porco di arcore ha omesso.

      Sveglia cocco bello, due pesi e due misure
      non funzionano col sottoscritto.

      e mi saluti il suo otorino...

      ahahahahahaha

      Bertoldo

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    2. cazzo te ridi coglione

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  20. Sempre pronti a scagliare pietre, oggi come allora

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  21. -------
    Sempre pronti a scagliare pietre, oggi come allora
    ---------

    Ma quale pietre, per questi buffoni basta
    qualche avanzo di monnezza e uova marce.

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  22. il più potente nemico della chiesa è la chiesa http://www.giornalettismo.com/archives/955035/il-sito-oscurato-perche-parla-della-sodomia-nella-chiesa/

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  23. Luxuria è buddista. Punto.

    Una chiesa del nulla non viene perseguitata, ma va decadendo da sé, per dinamiche varie interne ed esterne...

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  24. che commenti di alta levatura .... Salvo il "don pollo", e lo scadimento irreversibile in una forma di integralismo al punto di fare apparire quello cosiddetto islamico una banale favoletta tipo cappuccetto rosso! Non ritengo che con questi convincimenti possiate andare oltre il settimo girone dell'inferno ... Francesco, così per ora mi sembra di aver capito, non accetta questi integralismi alla pontifex! Che la terra sia ormai popolata da circa 7 miliardi di umani dei quali si vocifera che circa 1,5 miliardi siano cristiani, dei quali mi sembra però di poter dire che solo una minuta quantità sia rispettosa dei comandamenti e dei precetti, anzi una microscopica quantità sia appartenente a quelle "sette" ... che se fossero "due" sarebbe molto meglio ....! Quali commenti fare? Auguro a Francesco di poter riuscire a modificare quegli apparati della curia che hanno reso la Chiesa talmente "terrestre" e non credibile al punto che individualmente ciascuno crede a ciò che vuole! Amen!

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    1. assolutamente, sono una banda di leccaculo..il padrone vuole sentire quella canzone e sti quattro scribacchini ignoranti si mettono all'opera....sono proprio perdenti dellav storia...futura..lasciali fare.di questi tempi la musica sta cambiando...sono stonati e presto qualcuno se ne accorgera...e li tacera..

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  25. che pena...uno scribacchino leccaculo nato ieri, una nullita come uomo e come cristiano, e oltretutto ignorante come na campana, che si permette di scrivere e dare giudizi su di un sant uomo, per di piu deceduto, dai meriti riconosciuti e di grande esperienza umana con tono sarcastico saccente e pieno di se, cioe di nulla...
    un imbecille come te, federico catani, si deve lavare la bocca sette volte col sapone marsiglia prima di soltanto nominare quel santuomo...
    pentiti!! sei una nullita------

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