Di Paolo Maria Filipazzi
Mancano poche ore all’apertura delle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. Anche questa volta sembra profilarsi un ballottaggio che vedrà contrapposto il presidente uscente, Emmanuel Macron, alla “solita” Marine Le Pen.
La campagna elettorale che si avvia a conclusione ha segnato la novità dell’ingresso in politica di Eric Zemmour. Quest’ultimo ha catalizzato gli entusiasmi di una vasta fetta di elettorato sempre più deluso dalla progressiva svolta “moderata” compiuta da Marine Le Pen con il suo Rassamblement National, con numerosi passaggi di amministratori e dirigenti da quest’ultimo a Reconquete, il movimento fondato dall’ ex editorialista di Le Figaro. Il più illustre di questi esponenti è indubbiamente Marion Marechal, nipote di Marine Le Pen, ma pare che lo stesso Jean Marie preferisca il nuovo candidato alla figlia, con cui, del resto da tempo non scorreva politicamente buon sangue.
Zemmour si è contraddistinto per una decisa opposizione all’agenda immigrazionista e al multiculturalismo, arrivando a proporre un “Ministero della reimmigrazione”, nonché al femminismo, all’agenda “LGBT” e al politicamente corretto. Il tutto però, con argomentazioni complesse e colte, peraltro già compiutamente esposte nei libri da lui pubblicati negli anni. Si è quindi affacciato un nuovo modello di Destra dalle idee dure ma al tempo stesso non populista ma culturalmente elitaria.
Da una parte dell’opinione pubblica conservatrice il “fenomeno Zemmour” non è stato visto in modo del tutto positivo, in quanto si è ipotizzato che si trattasse di un’operazione che non avrebbe mai avuto successo ma che avrebbe avuto come unico effetto quello di indebolire Marine Le Pen che, per quanto non più troppo entusiasmante, rimane pur sempre l’unico candidato con qualche chance.
Alla prova dei fatti, però, sembra accaduto qualcosa di molto diverso. Se Zemmour non sembra possa superare il primo turno, ha però catalizzato su di sé la “diavolizzazione” di solito riservata alla Le Pen che, grazie a questo, è riuscita a farsi percepire come molto più rassicurante, la qual cosa era poi da sempre il suo obiettivo. Ora i sondaggi per il ballottaggio danno vincente Macron, ma con un margine molto debole, al punto che in molti temono seriamente il sorpasso.
Nel mentre, Zemmour ha già dichiarato che sosterrà al ballottaggio la candidata del Rassemblement.
Può essere la volta buona per la bionda Marine?
0 commenti :
Posta un commento