E’ scomparsa a 91 anni Brigitte Bardot. Donna di inarrivabile bellezza, icona sexy degli anni ’50 e ’60, B.B., come veniva chiamata, si distinse, come tutte le attrici, per una vita sentimentale disinvolta e burrascosa, che rivendicò con orgoglio come affermazione della propria libertà.
Eppure, tutto fu fuorchè un’icona femminista come di solito viene intesa.
Come lei stessa affermava, la sua ribellione alle convenzioni borghesi nasceva da una volontà di vivere “alla maniera dei nostri antenati, dimenticando il ventesimo secolo e il suo triste appannaggio di modernismo demistificatore”, una “rivolta contro il mondo moderno” che la portava lontano dalle grandi città per trovare rifugio nella macchia mediterranea della Costa Azzurra: “Più aumenta la distanza tra me e la natura e più mi sento a disagio. Detesto le città, i grattacieli, il cemento, i soffitti alti, le case a più piani, le grandi stanze, gli ascensori, il neon, la formica, gli elettrodomestici”.
Questa sua fedeltà al “mondo che fu” si traduceva nella devozione a un uomo che, ai suoi occhi, di quel mondo era l’ultima incarnazione: Charles de Gaulle. Diceva: “Penso di aver amato De Gaulle come ho amato mio nonno: erano entrambi della stessa tempra. Tutti quelli che si sono succeduti al suo posto sono stati solo copie pallide e sbiadite che non hanno fatto altro che diventare più insipide col passare degli anni fino ad arrivare alla più totale degradazione di una Francia in cui le moschee hanno preso il posto dei campanili nei nostri villaggi abbandonati, dove l’ Angelus che scandiva la mietitura adesso tace, lasciando che minareti più o meno elettronici chiamino i musulmani a prosternarsi. L’ omosessualità, divenuta legale istituzione, rivendica il suo posto nella società, adozione di bambini e matrimonio compresi. La droga è diventata di moda, aiuta a sopravvivere e a dimenticare…”.
L’inizio della fine si era concretizzato nel ’68, in quel “maggio francese” che, inaspettatamente, vide proprio lei, icona per eccellenza di “liberazione sessuale”, dalla parte opposta della barricata: “La Sorbona si era trasformata in un vasto lupanare. Era l’orgia in piazza. Nei viali sventrati le auto bruciavano, i ciottoli del selciato servivano da proiettili, le vetrine erano fracassate, i negozi saccheggiati, la popolazione si barricava in preda al panico dietro le porte sbarrate chiudendo le persiane… In quello sconquasso porno politico la Francia perdeva la testa e le tradizioni, latino compreso…”.
Ebbene si, B.B. era donna di latino e di greco, innamorata dei classici e, prima che venga qualche dubbio, aveva un’ opinione precisa anche della riforma della Messa: “Da allora chi si ricorda più, a parte Jacques Brel, di Rosa, Rosae, Rosam … ? Chi si ricorda di Ite missa est? Perfino la religione cattolica si è adeguata alla moda sessantottina buttando all’ aria tutti i tabù, i sacerdoti si vestono come noi, in jeans e spesso unti e bisunti. A Dio si dà del tu, gli si parla in francese, lo si chiama “vecchio mio” dandogli delle gran pacche e tirandogli il ganascino. Di lì ha avuto inizio il dilagare del sesso, l’esibizionismo, la sguaiatezza morale e fisica, la perdita di ogni dignità, di ogni morale, di ogni onestà. Si entrava nell’era del denaro, della droga, del sesso, della decadenza”.
Ritiratasi a vita privata a soli 38, B.B. si era avvicinata alla fede e alla preghiera e nel 2019 raccontava: “Ho bisogno di Dio e della Madonna. Anelo alla spiritualità in un mondo che mi spaventa e mi pongo sotto la Loro protezione, in particolare della Madonna, per la quale ho una devozione totale. Le ho fatto costruire una piccola cappella tra i pini nel parco della mia villa a Saint Tropez dove mi ritiro ogni volta che posso. Mi rivolgo direttamente alla Vergine e a Suo Figlio, senza usare santi come “intermediari”, ma sono molto legata a san Francesco, particolarmente vicino a me per il suo amore per gli animali. (…) È un posto che mi ha aiutato a continuare il mio combattimento. Qui ho preso la forza e il coraggio che a volte mi mancava. Mi rilasso, aiuto me stessa e mi calmo. (…)Amo andarvi perché posso dire una parola franca alla Vergine. La Santa Vergine mi sostiene da tanto tempo. È una presenza intima e benevola. Sono sostenuta da quest’idea di dolcezza, di purezza e di luminosità che Ella ispira: di generosità incondizionata e anche di protezione materna. Anche lei ha sofferto, sulla terra. Il solo dolore che abbia veramente vissuto è la perdita e la crocifissione del Figlio … è una cosa enorme, mi tocca nel profondo. Il dolore nella carne … lei l’ha conosciuto … e non può che essere sensibile a quello degli altri. Mi protegge: lo so che mi protegge. Se non mi avesse accompagnata con la sua misericordia al momento giusto, sarei morta da un pezzo. Ne sono convinta. (…)Ho un contatto diretto col Cielo e mi rifugio lì ogni volta in cui sento il bisogno di dire una parola franca alla Vergine. Io e Lei siamo intime, nel senso che le parlo come se fosse un’amica, nella certezza di essere compresa e confortata. La Madre di Dio ha tanto sofferto e per questo si immedesima nelle pene di chi la prega”.
La religiosità espressa da B.B. negli ultimi anni della sua vita era per certi versi problematica, sembrando rifiutare la mediazione della Chiesa… ma non quella della Santa Vergine, come abbiamo appena letto. E sappiamo che chi Le si rivolge non resta mai inascoltato. Siamo, quindi, certi che, al termine di una vita tormentata, abbia finalmente ritrovato la pace eterna nelle braccia della Madre e di Suo Figlio.
A Dio, Brigitte. Ti abbiamo amato, ti ameremo per sempre.
Pubblicato il 28 dicembre 2025

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