08 luglio 2025

Traditionis Custodes era una truffa

La Messa in Latino non creava alcun problema alla maggior parte dei vescovi nel mondo e, anzi, il motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI, volto a “liberalizzare” la celebrazione tridentina era apprezzato fra molti prelati.

Questo il vero risultato del sondaggio che Papa Francesco aveva proposto all’episcopato globale per supportare le sue decisioni riguardo la limitazione delle celebrazioni preconciliari. Eppure i risultati andavano in senso nettamente opposto, come spiegato da Diane Montagne,  offrendo uno scenario ben diverso da quello che evidentemente il passato pontefice si aspettava. E dunque, rispettando il principio in voga nella Chiesa dal 1962 in poi, se la realtà non dà ragione alle elucubrazioni del momento, tanto peggio per la realtà.

Effettivamente che ci fosse qualcosa di strano lo avevamo capito sin da subito, perché viviamo quotidianamente la realtà dei gruppi stabili e dei rapporti con le curie, con le quali da anni, a parte qualche caso, ogni belligeranza era sopita. L’episcopato italiano seppur progressista e votato al cupio dissolvi liturgico, sa perfettamente che da queste celebrazioni non deriva alcuna problematica reale. 

Bergoglio dunque ha agito di imperio, manipolando i dati, evidentemente in concerto con i mondi ostili al rito antico, in quanto ostili al messaggio cattolico. Ai tempi di Traditionis Custodes fu abbastanza chiaro che l’input del provvedimento arrivava dal Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, l’ateneo che recentemente ha scaricato Andrea Grillo dopo il suo ultimo delirio contro Carlo Acutis. 

Andrea Grillo è uno degli pseudo liturgisti più attivi nella teorizzazione della repressione del Rito Tridentino, in quanto egli propugna una dottrina eucaristica profondamente rivisitata e pericolosamente distante da quella cattolica. La Messa in Latino chiaramente non si presta alla diffusione di queste teorie, purtroppo molto in voga tra i liturgisti moderni (alcuni sono arrivati ad accostare la consacrazione ad un rapporto sessuale, vedete voi…) a loro volta molto in voga durante il descamisado pontificato argentino.

Ora la palla è in mano a Leone XIV, apparentemente non ostile. Preghiamo affinché non solo la Messa di sempre (si la chiamiamo così), ma in generale la liturgia cattolica-romana trovi una nuova primavera. 


 

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