Pubblichiamo le impressioni del nostro collaboratore Incollingo, che ha visitato la mostra "Tolkien. Uomo, professore, autore", esposta alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma. La mostra, fortemente voluta dal Ministro Sangiuliano, ha fatto letteralmente ammattire i progressisti che da anni cercano di edulcorare il Professore. Scopriamo perché.
Dal 16 novembre è possibile visitare presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna, a Roma, una mostra molto emozionante per gli appassionati della saga de Il Signore degli Anelli. Sto parlando dell’esposizione dal titolo Tolkien. Uomo, professore, autore, che sarà visitabile fino all’11 febbraio 2024.
Si legge nella nota di presentazione dell’evento: “A cinquant’anni dalla scomparsa e dalla prima edizione italiana de Lo Hobbit, Roma ospiterà dal 16 novembre all’11 febbraio 2024 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea la grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta”.
La mostra è divisa in tre sezioni, nelle quali si fa luce su uno dei tre aspetti della personalità di Tolkien: l’Uomo, il Professore e l’Autore. Il più interessante, a mio avviso, è il primo, perché ha sostanziato lo scrittore inglese e ha influenzato nettamente gli altri due.
Non è sfuggito a molti avventori della mostra la centralità della fede cattolica nella biografia di J.R.R. Tolkien, che è stata volutamente nascosta in molti saggi sullo scrittore inglese. Infatti, è fico presentare l’autore de Il Signore degli Anelli come un paladino del New Age o del neopaganesimo!
L'adesione dei Tolkien al cattolicesimo ha inizio con la conversione della madre, Mabel Suffield, alla Chiesa Cattolica, nonostante la famiglia di origine fosse fermamente anglicana, come quella del defunto marito, Arthur, deceduto in Sud Africa per la febbre reumatica.
Il dolore per la scomparsa del coniuge e il peso di dover crescere due figli, John e Hilary, spinsero la donna a convertirsi al cattolicesimo, spronata dalle lezioni spirituali del cardinale John Henry Newman.
Tolkien ha sempre ringraziato la madre per i sacrifici che sopportò per crescerlo e, soprattutto, per avergli trasmesso la fede, una delle quattro certezze della sua vita, oltre alla famiglia, all'accademia e alla scrittura.
«La mia cara madre era a tutti gli effetti una martire, e non è a tutti che Dio concede una via così facile ai suoi grandi doni come ha fatto a Hillary e a me, dandoci una madre che si è suicidata di lavoro e fatica per assicurarci il mantenimento della fede»
Alla morte prematura di Mabel, John e Hilary furono affidati alle cure del severo e premuroso don Francis Morgan.
Tolkien, negli anni successivi la morte del sacerdote, riconoscerà sempre il suo ruolo fondamentale per la crescita spirituale e umana: «Era un tory gallese-spagnolo dell'alta borghesia e ad alcuni sembrava solo un vecchio vasaio prodigo di pettegolezzi. Lo era... e non lo era. Da lui ho imparato dapprima la carità e il perdono; e alla luce di queste virtù ho trafitto anche l'oscurità "liberale" da cui sono uscito, a causa della quale avevo più conoscenze su "Bloody Mary" che non sulla Madre di Gesù, che non è mai stata menzionata se non come oggetto di malvagio culto da parte dei romanisti».
Da buon cattolico, Tolkien amava a dismisura la cara moglie, Edith Bratt, e i suoi quattro figli, uno dei quali, John, diventò sacerdote della Chiesa Cattolica.
Per quanto riguarda la colossale opera letteraria, non basterebbe un articolo per descrivere il sostrato cattolico presente ne Il Signore degli Anelli . Si rimanda quindi a saggi di critica letteraria di spessore per smascherare alcune fandonie su Tolkien
È bastato ascoltare i commenti degli avventori della mostra per comprendere quanto sia stata stata falsificata o, quanto meno, ridimensionata la biografia di Tolkien.
Lo scrittore, infatti, è presentato in diverse salse: un neopagano, un autore della New Age o un semplice cultore dell'epica. Fin troppo spesso, purtroppo, si sminuisce il ruolo della fede cattolica nella sua vita familiare, accademica e letteraria.
La mostra presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma ha ribaltato alcune asserzione su Tolkien del tutto infondate.
Pubblicato il 10 dicembre 2023
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