12 giugno 2023

È morto Silvio Berlusconi

di Paolo Maria Filipazzi

Apprendiamo con sincero dispiacere della morte di Silvio Berlusconi. 

Farne un necrologio è molto difficile, data la complessità del personaggio e di tutto ciò che ha rappresentato. 

Berlusconi, piaccia o meno, per molti anni è stato l’Italia e la sua biografia è stata l’autobiografia della Nazione. Ha fatto parte della vita di ciascun singolo italiano, segnandola profondamente, e questo vale anche per quelli che lo hanno sconciamente odiato, anzi, forse addirittura più per questi ultimi che per coloro che lo hanno sostenuto.

Per  questo la sua dipartita è molto più che la scomparsa di un importante politico. Per chiunque abbia più di venticinque anni, è il momento di passaggio fra due fasi della vita.

Razionalizzando un bilancio della sua eredità politica, sicuramente una cosa gli va riconosciuta: grazie a lui l’Italia si è avviata verso un modello di democrazia non più “bloccata”, ma segnata dalla compresenza di due blocchi, l’uno liberalconservatore e l’altro progressista, in un regime di alternanza. Si tratta di un processo che non si è mai del tutto compiuto, ma nondimeno in atto, e avviatosi grazie a lui. In questo senso, sarà giusto ricordarlo come un dei padri della nostra democrazia.

Sull’ostilità che ha suscitato, ci limitiamo a dire che i nemici di Berlusconi sono stati quasi sempre gli stessi nemici del vero e del giusto, con buona pace dei cattolici che hanno militato nel centrosinistra in tutti questi anni, sicché l’odio che l’uomo di Arcore ha ricevuto costituisce il più grande monumento alla sua memoria.

Quanto al lato gaudente, peccaminoso, spesso pittoresco dell’uomo, non può che suscitarsi la simpatia che ciascuno essere umano, in quanto tale di per sé imperfetto e peccatore, non può negare a un suo simile. 

Affidiamolo all’ intercessione di Maria nel momento in cui si appresta, come tutti, a rendere conto della sua vita al Padre, azzardandoci a pensare che anche Lui un po’ di simpatia per questo Suo figlio non potrà non averla…


 

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