di Alfredo Incollingo
La carità è passata di moda o infastidisce le grandi aziende statali che mal sopportano i volontari che sfamano i senzatetto in cerca di un riparo notturno nei pressi delle loro sedi di rappresentanza.
Abbiamo dimenticato gli insegnamenti di Gesù Cristo sull’importanza di dar da mangiare ai poveri per la salvezza delle nostre anime? Forse, l’eccessivo laicismo dello Stato italiano ha giustificato l’azione “di decoro” delle Ferrovie dello Stato di cui parleremo?
Lungi dal polemizzare con l’azienda ferroviaria italiana, è necessario tuttavia raccontare quanto sta accadendo a Roma, una città che si definisce ancora cristiana (velatamente).
I volontari della Casa Famiglia Ludovico Pavoni consegnano pasti caldi ai clochard che si rifugiano di notte nei pressi della stazione ferroviaria di Roma Termini, in cerca di rifugio su Piazzale dei Cinquecento o su Via Marsala, soprattutto nella stagione invernale.
I carabinieri hanno più volte allontanato i volontari, perché, consegnando pasti caldi ai barboni (utilizziamo questo termine che oggi non piace più), li attirerebbero a frotte negli spazi antistanti Roma Termini. Ciò andrebbe a danneggiare il decoro urbano intorno alla più importante stazione ferroviaria della nostra Capitale e causerebbe un incremento dei reati (del tutto evidente).
Le Ferrovie dello Stato e le forze dell’ordine hanno pienamente ragione dal loro punto di vista, ma il problema non si risolve solo reprimendo (colpendo i senzatetto con getti di acqua fredda, per esempio). Dov’è finita la tanto blasonata carità? Dove sono finiti i paladini della solidarietà, degli spazi comuni e, soprattutto, dei beni comuni? Perché non offrire un lavoro ai clochard?
L’ipocrisia del nostro Stato, che si definisce quanto meno di ispirazione cattolica, è evidente. Gesù non ha mai solamente punito, ma ha sempre offerto una risposta ai mali del mondo. Non rispetti le regole? Farò in modo che tu lo possa fare per salvarti! Sei affamato? Ti darò cibo, casa e un lavoro (socialmente utile, per esempio), ma lo devi fare per il bene della tua anima e del tuo corpo. Se non li accetterai, vorrà dire che sarà del tutto inutile «dare le perle ai porci».
La povertà non deve essere ignorata né tanto meno salvaguardata, ma va combattuta il più possibile. Dispiace per un cattolico non leggere le parole di biasimo di papa Francesco che si mostra sempre così attento alle nostre marginalità. Eppure, il Vaticano tace!
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