Le modalità del divieto furono talmente grossolane che ne nacque un esposto alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Calò il silenzio, fino a quando poi da Cremona arrivò notizia che da Roma era arrivato il diktat: la Messa s'ha da fare. Il Summorum Pontificum è infatti legge della Chiesa e NESSUNO, neanche l'ordinario del luogo, può contravvenire alle disposizioni del Santo Padre.
La Messa dunque è calendarizzata. Il prete è stato però scelto dalla Diocesi, la celebrazione sarà in una cappella e non in una Chiesa, sarà mensile e non settimanale. Per ora non abbiamo notizie di prove fisiche da superare per accedere alla cappella (salto nel cerchio di fuoco, salto della cavallina, correre i 100 metri in 8 secondi...). Che dire? Grazie alla CDF che ha ristabilito la legalità ecclesiastica e un grazie al Vescovo di Cremona, che ha dato modo di sancire un diritto universale.
Pubblicato il 09 dicembre 2019
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