di Darth Gender
È notizia dell’altro ieri la pubblicazione della Correctio filialis de haeresibus propagatis, ovvero di una lettera indirizzata a Papa Francesco dove si dichiara che il Papa, mediante la sua Esortazione Apostolica Amoris laetitia e mediante altre parole, atti e omissioni ad essa collegate, ha sostenuto 7 posizioni eretiche, riguardanti il matrimonio, la vita morale e la recezione dei sacramenti, e ha causato la diffusione di queste opinioni eretiche nella Chiesa Cattolica.
Ovviamente, la stampa più becera ha avuto subito da etichettare i firmatari (tra i quali spicca, come unico prelato, Mons. Bernard Fellay, superiore della San Pio X e quindi, di riflesso, cattivo e fascista) come fronda anti-Bergoglio, tradizionalisti (senza sapere nemmeno che nella Chiesa Cattolica il tradizionalismo è una identità ben precisa, e tra i firmatari ce ne sono pochissimi) e via dicendo.
In realtà, le critiche che vengono mosse nella lunga lettera sono ben precise e circostanziate, non sono accuse a caso per il puro gusto di fare la guerra a qualcuno. È evidente la buona fede dei firmatari, e il loro interesse a far sì che non si propaghino eresie dannose per il popolo di Dio.
Le critiche alle 7 posizioni eretiche sono innanzitutto dovute all’incredibile ambiguità di Amoris Laetitia; sarebbe da ciechi negare che tale documento non sia drammaticamente ambiguo. Ciò è testimoniato dal fatto che a distanza di due anni dalla pubblicazione, non esiste ancora una interpretazione univoca del testo e che ogni Conferenza Episcopale (se non addirittura ogni Diocesi, ma tant’è) si stia arrangiando interpretandolo nella maniera che più la aggrada (anche questo è ben dettagliato nella lettera, con tutti i tentativi ambigui degli ultimi due anni).
Chi scrive non ha intenzione di spulciare tutte le proposizioni errate e le loro correzioni; tuttavia può riportare la discussione su un terreno più semplice e più immediatamente comprensibile per il cattolico medio, ovvero sulla questione della salvezza delle anime.
Sì, perché se qualcuno se ne fosse dimenticato, la salvezza delle anime è il "core business" della Chiesa Cattolica Romana. Potremo volgarmente dire (mi perdonino l’ardimento, ma serve a rendere il concetto) che il fatturato della Chiesa Cattolica si misuri nel numero delle anime che vengono strappate alle grinfie di Satana.
In questa ottica, Amoris Laetitia è solo un produttore di caos che non rende affatto più agevole la comprensione del Magistero dei precedenti Papi e che crea confusione nei fedeli e nei confessori. E capirete che questo non è assolutamente bene: se ci si confessa male, non si ottiene l’assoluzione dai propri peccati. Se i peccati mortali non sono assolti, si va all’Inferno (brutto da dire, poco appetibile come strategia di marketing, ma è così).
Sembra quasi che Amoris Laetitia sia un tentativo di rendere il sacramento dell’Eucarestia come più inclusivo, come se lo si rendesse più bello in base a quante più persone lo ricevono (con una logica che, se mi permettete, non è diversa da quella con cui si va ad un concerto di Vasco, per dire).
Ma la Chiesa non può piegarsi ad un ragionamento mondano di questo tipo: la Misericordia per il peccatore passa innanzitutto dal metterlo in guardia dai peccati, e ricevere l’Eucarestia essendo in una situazione reiterata di peccato è esso stesso un peccato mortale. Motivo per cui, se la Chiesa è Madre che si cura delle anime dei suoi figli, farà di tutto per scoraggiare comportamenti (come quello appena esposto) che aprono la strada alla dannazione eterna.

P.S.: l’etichetta di “tradizionalista” sta diventando (o lo è già) l’equivalente ecclesiale del “fascista” in campo politico. Cioè, se non sei d’accordo col pensiero dominante, sei “quella roba là”.
https://labaionetta.blogspot.it/2017/09/obice-proposito-della-correctio.html
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Pubblicato il 27 settembre 2017
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