07 luglio 2017

Il Preziosissimo Sangue, la Misericordia e il “Summorum Pontificum”



di Roberto De Albentiis

7 luglio 2017, primo venerdì del mese: settimo giorno del mese di luglio, dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù, che quest’anno coincide anche con il primo venerdì del mese, dedicato al Sacro Cuore (e le due devozioni sono strettamente connesse), e, inoltre, con il decimo anniversario del motu proprio pontificio di Benedetto XVI “Summorum Pontificum cura” con cui ritornava ufficialmente in vigore la Messa tradizionale; tre importanti temi su cui meditare, e che sono saldamente legati.
Innanzitutto, il Sangue di Gesù: se quella al Sacro Cuore è una devozione, nella Chiesa moderna, caduta in disuso, lo è ancor di più quella del Preziosissimo Sangue, che, se ha origini più che antiche (che risalgono al Calvario, dove la Madonna, secondo la tradizione, raccolse in alcuni lini il Sangue versato da Gesù sulla Via Dolorosa, e ai primi miracoli eucaristici dell’alto Medioevo), si diffuse solo a partire dal XVIII-XIX secolo, peraltro grazie ad un italiano, San Gaspare del Bufalo, che ne fu vero apostolo; concessa dal Beato Pio IX, la Messa propria venne elevata a rito doppio di prima classe da Pio XI nel 1933, ma appena una trentina di anni dopo, troppo pochi perché si cementasse nella pietà dei fedeli, il Beato Paolo VI accorpò la festa a quella del Corpus Domini nella riforma del calendario, nonostante pure le proteste del laicato che seguirono a questa mossa. Se è chiaramente unita al Sacrificio della Messa, la devozione al Preziosissimo Sangue, soprattutto, fa riflettere sul prezzo della Redenzione che Gesù dovette patire per noi, versando tutto il Suo Sangue per noi; avrebbe potuto versarne una sola goccia, come fa cantare San Tommaso d’Aquino nel suo magnifico inno “Adoro Te devote”, ma unicamente per nostro amore ha voluto versarlo tutto, e a prezzo di indicibili sofferenze! Come ancora oggi Lo versa, anche se in maniera incruenta, nella celebrazione della Santa Messa, in condizioni di abbandono e indecoro, oggi molto più che ieri. Pratichiamo la devozione al Preziosissimo Sangue, in questo mese ad Esso dedicato!
Il Sacro Cuore, poi: il cuore è l’organo per eccellenza ripieno di sangue, e più ancora Lo è Quello di Gesù! Il Sacro Cuore, il Cuore Divino che ha tanto amato e tanto ama noi uomini, è rappresentato squarciato, e da Esso fuoriescono sangue e acqua; Gesù era già morto quando il soldato Gli ferisce il Cuore con la lancia, e solo per amor nostro ha voluto donarci l’ultimo Sangue che aveva in Corpo! Non è raro trovare sacre immagini che confondano iconograficamente i due temi, quello del Sacro Cuore e quello del Preziosissimo Sangue, e del resto, se ci si pensa bene, non possono che essere strettamente uniti; al Sacro Cuore sono dedicati i primi venerdì del mese, mentre al Preziosissimo Sangue gli ultimi venerdì del mese, ma evidente è il loro legame con la Passione. In questo primo venerdì del mese di luglio ribadiamo il nostro amore a Gesù, al Suo Cuore ripieno di Preziosissimo Sangue, con la confessione e la comunione!
Il “Summorum Pontificum”: il 7 luglio 2007 Papa Benedetto XVI promulgava questo importante motu proprio, con cui veniva restituita piena legittimità e cittadinanza alla Santa Messa antica, dopo decenni di oblio e ostracismo; giunti al decimo anniversario di questo importante documento, non possiamo che lodare l’impatto positivo che ha avuto nella crescita dei fedeli (me in primis) e della Chiesa tutta, facendo tornare centrale la questione liturgica nel dibattito sulla crisi della fede seguita al Vaticano II. A dieci anni di distanza, nell’anno che dovrebbe essere del centenario di Fatima e che invece si vuole dedicare ai cinquecento anni della falsa Riforma protestante di Lutero, ribadiamo la nostra fede cattolica, fede anche nel santo sacrificio della Messa, nella Divina Liturgia, che non è mero banchetto comunitario, ma memoriale e rivivere la Passione di Gesù; e solo nella Messa, nel calice, si ha nuovamente il Sangue di Gesù, solamente nella Messa, con gli occhi della fede, possiamo vederLo e gustarLo!
Infine, la Misericordia e, collegata ad Essa, la pienezza: 7 è uno dei due numeri biblici, assieme al 3, della pienezza e dell’abbondanza, di quell’abbondanza di Grazia (“dalla Sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto Grazia su Grazia”, come ci dice l’Evangelista Giovanni) che fuoriesce da Gesù: per sette volte, nella Circoncisione, nell’Agonia del Getsemani, nella Flagellazione e Coronazione di Spine, nella salita al Calvario, nella Crocifissione e nella lanciata al costato, Gesù versa Sangue, cioè pienamente e infinitamente, per noi, Gesù versa il Suo Sangue, cioè la Sua Vita. Da dove fuoriesce la Misericordia di Gesù, sulla Quale Santa Faustina Kowalska ci ha invitato a meditare, se non dal Suo Cuore: “O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù, come sorgente di Misericordia per noi, confido in Te!”; e che dire della Preghiera di Fatima, da meditare in questo anno centenario dell’apparizione portoghese: “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il Preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze da cui Egli medesimo è offeso. Per i meriti infiniti del Suo Sacro Cuore e del Cuore Immacolato di Maria io Vi domando la conversione dei poveri peccatori.”
Ricorriamo alla Divina Misericordia, Che solo nel Sacro Cuore e nel Preziosissimo Sangue si possono trovare, come insegnato da tanti santi (in primis gli Apostoli Pietro, Paolo e Giovanni nelle loro Lettere, poi Santa Caterina da Siena, Santa Maria Maddalena de Pazzi e San Gaspare del Bufalo, che vedevano nella Confessione un torrente di Preziosissimo Sangue che ci inonda e purifica dai peccati); e dove potremmo mai trovare il Suo Sangue, con il Suo Corpo, se non nella Santa Messa, dove Egli è realmente presente e ci attende?  

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