Il 24 giugno ricorre la memoria liturgica di San Giovanni Battista. Nel Vengelo il “Precursore” è una figura fondamentale nel disegno salvifico di Dio ed ecco perché per noi cristiani (cattolici) è un dì speciale. E' una ricorrenza particolare che cade all'inizio del Solstizio, tra il 23 e il 24 giugno: è la notte più breve dell'anno.
Per gli antichi pagani (e anche per quelli moderni) è un evento sacrale importante e i riverberi di questi culti sembrano sopravvivere nella tradizione popolare.
A Roma si credeva che la notte del giorno di San Giovanni Battista le streghe “romane” si dessero appuntamento nei pressi della basilica di San Giovanni in Laterano per celebrare un lugubre “sabba”. I fantasmi di Erode e di Salomè, i responsabili della decapitazione del santo, chiamavano a raccolta le streghe per seminare il panico in città. I romani, impauriti da tale manifestazione malefica, per evitare di incontrarle, erano soliti apporre un vaso di sale o una scopa o due, messe a croce, al di fuori di porte e di finestre. Le streghe, per entrare nelle case, erano così obbligate a contare i granelli o i fili di paglia. Le ramazze disposte a croce, rappresentando un simbolo cristiano, avevano un effetto repellente. C'era chi invece, non soddisfatto di queste precauzioni, era solito benedire con acqua santa la propria casa e recitare due volte il “Credo.”
Al di là di queste antiche e “pagane” tradizioni, la festa di San Giovanni Battista ci ricorda la Misericordia di Dio, che ha donato Suo Figlio per salvezza dell'umanità. Il “Precursore” annunciò la venuta del Figlio.
Il viaggio continua.
Pubblicato il 25 giugno 2017
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