A prescindere dall’efficacia degli effetti speciali, a dir
la verità non tanto speciali, da un montaggio non sempre riuscito e dalla
realizzazione tecnica del film non perfetta, da un punto di vista di contenuti
quello di Renzo Martinelli resta indubbiamente un film “scomodo”. D’altronde
c’era d’aspettarselo: la dimostrazione storica della superiorità della
religione e della morale cristiana e, in definitiva, del Vangelo di Cristo sul
Libro sacro di Maometto è a dir poco “politicamente
scorretto”.
Ovviamente queste sono considerazioni partorite da una mente xenofoba e intollerante, frutto di un’ideologia aberrante che crede che il Bene e il Male esistano e possano essere additati. A nulla servono gli attentati, ormai innumerabili, sferrati dai gruppi islamici in tutto il mondo contro l’Occidente, l’ultimo dei quali alla maratona di Boston. I massacri dei cristiani in Nigeria ad opera – si dice – di “estremisti” islamici, gli attentati dell’11 settembre 2001 a New York, dell’11 marzo 2004 a Madrid, il commando di “donne” che presero in ostaggio 850 persone nel teatro Dubrovka di Mosca nel 2002; l’attentato all’aeroporto Domodedovo (Mosca) il 24 gennaio 2011 in cui una donna kamikaze si fece esplodere provocando 35 morti e ferito più di 100 persone; Asia Bibi picchiata, stuprata e incarcerata in Pakistan per aver confessato la propria fede in Cristo; il 23enne franco-algerino, militante di al-Qaeda, che nel 2012 a Tolosa (Francia) uccise un insegnante di religione di 30 anni e le sue due figlie di 3 e 6 anni, oltre a un’altra bambina di 8 perché di religione ebraica; le numerose ragazze figlie di immigrati islamici che in Italia sono state uccise dai genitori perché fidanzate con italiani o perché si stavano integrando ai costumi occidentali, non ultima Hina Saleem, pachistana di Brescia decapitata e sepolta in giardino dal padre “perché si comportava da cristiana”; i continui rapimenti di occidentali in Africa e molti altri ancora che è impossibile enumerare, sono tutti opera - si dice - di frange di estremisti islamici e non si può dire per questo che l’Islam sia una religione “violenta”, o che legittimi tali scelleratezze. A questo punto però vien da chiedersi: ma non saranno un po’ troppo frequenti, numerosi e diffusi questi gruppi “estremisti”?
“L’Iran ha raggiunto un triste primato nelle esecuzioni. Amnesty International denuncia che almeno 630 persone sono state condannate alla pena capitale nel 2012. Ma secondo il rapporto pubblicato il 4 aprile dall’organizzazione per i diritti umani (Iran human rights) il numero potrebbe essere più alto: le persone messe a morte ufficialmente sono 580 (una sessantina in esecuzioni pubbliche) e almeno altre 85 esecuzioni potrebbero essere avvenute in segreto nella prigione Vakilabad di Mashhad.” (tratto da questo link) .
Ovviamente queste sono considerazioni partorite da una mente xenofoba e intollerante, frutto di un’ideologia aberrante che crede che il Bene e il Male esistano e possano essere additati. A nulla servono gli attentati, ormai innumerabili, sferrati dai gruppi islamici in tutto il mondo contro l’Occidente, l’ultimo dei quali alla maratona di Boston. I massacri dei cristiani in Nigeria ad opera – si dice – di “estremisti” islamici, gli attentati dell’11 settembre 2001 a New York, dell’11 marzo 2004 a Madrid, il commando di “donne” che presero in ostaggio 850 persone nel teatro Dubrovka di Mosca nel 2002; l’attentato all’aeroporto Domodedovo (Mosca) il 24 gennaio 2011 in cui una donna kamikaze si fece esplodere provocando 35 morti e ferito più di 100 persone; Asia Bibi picchiata, stuprata e incarcerata in Pakistan per aver confessato la propria fede in Cristo; il 23enne franco-algerino, militante di al-Qaeda, che nel 2012 a Tolosa (Francia) uccise un insegnante di religione di 30 anni e le sue due figlie di 3 e 6 anni, oltre a un’altra bambina di 8 perché di religione ebraica; le numerose ragazze figlie di immigrati islamici che in Italia sono state uccise dai genitori perché fidanzate con italiani o perché si stavano integrando ai costumi occidentali, non ultima Hina Saleem, pachistana di Brescia decapitata e sepolta in giardino dal padre “perché si comportava da cristiana”; i continui rapimenti di occidentali in Africa e molti altri ancora che è impossibile enumerare, sono tutti opera - si dice - di frange di estremisti islamici e non si può dire per questo che l’Islam sia una religione “violenta”, o che legittimi tali scelleratezze. A questo punto però vien da chiedersi: ma non saranno un po’ troppo frequenti, numerosi e diffusi questi gruppi “estremisti”?
“L’Iran ha raggiunto un triste primato nelle esecuzioni. Amnesty International denuncia che almeno 630 persone sono state condannate alla pena capitale nel 2012. Ma secondo il rapporto pubblicato il 4 aprile dall’organizzazione per i diritti umani (Iran human rights) il numero potrebbe essere più alto: le persone messe a morte ufficialmente sono 580 (una sessantina in esecuzioni pubbliche) e almeno altre 85 esecuzioni potrebbero essere avvenute in segreto nella prigione Vakilabad di Mashhad.” (tratto da questo link) .
In tutto questo roseo, si far per dire, scenario di
tolleranza e concordia, in Italia esce un film firmato Renzo Martinelli la cui
locandina pubblicitaria sullo sfondo delle Torri Gemelle domanda “Sapevi che la
data dell’11 settembre non è casuale?”. Già, un po’ provocatoria forse, ma
soltanto perché a tale data è legata la più grande vittoria degli eserciti cattolici
contro i Turchi Ottomani che avevano preso d’assedio Vienna, ultimo avamposto
di difesa dell’Europa Cristiana. Il trionfo su Vienna avrebbe permesso all’esercito
turco di marciare indisturbato attraverso gli ampi territori della Germania
fino alla Francia. Il casus belli fu
la vendetta della sconfitta navale dei turchi a Lepanto di un secolo prima, per
cui il Gran Visir Kara Mustafà volle sferrare un colpo mortale al cuore
dell’Europa convincendo il Sultano di Istanbul che era giunto il momento di far
cadere Vienna, bastione della Cristianità ad est, per poi calare in Italia,
impossessarsi di San Pietro, trasformandola in moschea e conquistando l'intero
mondo alla fede di Allah.
Il film narra proprio quest’evento così importante per la
sorte dell’Occidente, che ci permette ancor oggi di circolare liberamente con
il crocifisso al collo (ancora per un po’). Per di più, ad aumentare
l’avversione per la pellicola oscurata è l’eroe indiscusso della battaglia di
Vienna, intorno al quale ruota la narrazione del film, il frate cappuccino
Marco d’Aviano (nel film F. Murray Abraham) il quale, con la Croce in pugno, anima ed
esorta gli eserciti austriaci e polacchi a difendere la loro Fede, la Verità e
le loro tradizioni.
La data di uscita del film in
Italia era stata annunciata per l’11 aprile scorso, ma “stranamente” pochissime
sale si sono azzardate a proiettarlo. Nell’intera regione Umbria esclusivamente
una sala lo ha proiettato tenendolo solo per pochi giorni, e preoccupandosi di
rimuoverlo rapidamente, forse per ordini dall’alto?
Fatto sta che come per Cristiada ed October Baby, 11 settembre
1683 è stato giudicato “pericoloso” e politicamente scorretto, poiché la
verità è sempre scomoda e ci costringe a fare un riesame della nostra storia.
Contrasta con la vulgata che ci ha
nutrito fin dall’infanzia, ci mette in discussione e ci interroga, e la cosa
più pericolosa è che ci fa pensare con la nostra testa. Magari ci spinge a
rinnegare le nostre (?) convinzioni, sapientemente costruite e cuciteci addosso dalla
cultura dominante e dai media. D’altra parte pare che il film di Martinelli
sarà proiettato il prossimo anno sulla Rai in due puntate, a meno che non
cambino idea prima. Fatto sta che qui i film appaiono e scompaiono, sarà il
miracolo della prestigibilibil…
Dimentichi tra gli altri film scomodi: "Katyn" e lo sceneggiato (oggi si dice fiction) "Il sangue dei vinti"
RispondiEliminaHo avuto la fortuna di vederlo.Film impeccabile...dovremmo tornare a una fede cosi eroica,altro che ecumenismo.W CRISTO RE
RispondiEliminaE io che mi domandavo che fine avesse fatto la Croce di Scorzelli...
RispondiEliminaGià...
Elimina"A prescindere dall’efficacia degli effetti speciali, a dir la verità non tanto speciali, da un montaggio non sempre riuscito e dalla realizzazione tecnica del film non perfetta"
RispondiEliminase vuoi vederti un film "da fans" allora puoi farlo scaricare (anche a pagamento), da internet. il gestore di una sala cinematografica vuole, giustamente, guadagnare ed evita di proettare film-ciofeche.
inutile inventarsi complotti. il film fa, tecnicamente, schifo. punto.
aggiungo, visto che il regista Martinelli non è nuovo a far film con soldi pubblici (come non ricordare il "barbarossa", che ha il suo posto nell'olimpo cinematografico tra "troppo belli" ed "alex l'ariete"!) che il suddetto 11 settembre 1683 ha ricevuto dal governo 4,1 mln di EUR (quattrovirgolaunomilionidieuro) di finanziamento pubblico.
Eliminanon oso immaginare cosa ne pensa la Zecchi che si scaglia addirittura contro il welfare pubblico!
Accidenti, proprio non mi ero accorto che nelle sale passano solo film tecnicamente impeccabili! Guardati attorno, se vuoi vedere quante "ciofeche" affliggono la cinematografia, e ciò nonostante passano per le sale. I gestori c'entrano poco, sono i distributori, che decidono chi passa e chi no. Gilesofham
Eliminastella, forse (ripeto: forse) "11 settembre 1683" è tecnicamente migliore di "natale in india", ma il primo non fa incassare, il secondo sì.
Eliminaè il mercato, bellezza
ps trovo ridicolo che si gridi alla censura: con internet è possibile diffondere capillarmente un quasiasi film ad un costo irrisorio.
pps trovo altrettanto ridicolo che lo stato finanzi 'sta roba con oltre 4mln di EUR
martinelli è un regista noto più che per la bravura e dignità artistica per essere uno che ha preso soldi dallo stato e dalla lega per fare un infimo film marchetta su barbarossa. il film in questione è sciatto e banale, non ha nessun valore artistico. è solo una produzione costosa dove sono stati spesi soldi dei contribuenti in ragione degli agganci politici del regista e che non aggiunge nessun contributo alla comprensione dei fatti storici narrati. il fatto che non lo proiettino per paura che possa essere scomodo,dandogli un valore che non ha, mi fa solo ridere ed è sintomo dell'ignoranza che domina questo paese.
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