07 novembre 2023

Riforma del conclave? Un pericolo reale

di Germano  

Probabilmente è tutto vero. Quanto riportato, in Italia da Messainlatino.it e nel mondo anglosassone da The Remnant è talmente grossolano, che non può essere inventato. Il cerchio magico di Santa Marta ha sicuramente valutato una riforma del conclave che toglie potere ai cardinali e lo dà a laici nominati dal papa prima di morire.

Come può essere stata maturata un'idea tanto sgangherata quanto malvagia? Proviamo a ipotizzarlo. Il Sinodo, presentato con i toni di un Concilio Vaticano III, nonostante fosse stato predisposto da Bergoglio, invitando persone che gli andavano a genio e preparando documenti unidirezionali non ha avuto gli esiti programmati. Il risultato, come già ipotizzate in estate, è stato praticamente nullo. Tutto rimandato.

I santamartiani (povera Santa Marta il cui nome è legato a tutto ciò) devono quindi aver compreso che anche il futuro conclave, irrorato profondamente di cardinali nominati dall'attuale pontefice, non sarà necessariamente un trionfo e il prossimo papa potrebbe metterli alla porta. L'idea di cambiare le regole dunque potrebbe nascere dalla consapevolezza di essere ormai soli, aggrappati alla figura di un pontefice che fa ancora da ombrello protettivo alla loro arroganza, ma non più energico come 10 anni fa, ampiamente screditato nell'episcopato e politicizzato.

Ma al di là della genesi di questa idea, una riforma del genere può essere attuata? La risposta sta nell'essenza stessa del Conclave.

Il Papa è il Vicario di Cristo, ma la sua elezione è strettamente legata alla città di Roma, del cui clero è stato espressione per secoli. Ogni cardinale è dunque titolare di una basilica romana, proprio in virtù di questo principio. Appare dunque infondata ogni ipotesi di costruire un conclave che non sia espressione completamente del clero e che non sia legato all'Urbe.

Per concludere, non c'è alcun dubbio che il Papa sia espressione della Chiesa tutta, ma non si può prescindere per moda (o peggio, per calcolo) dall'essenza "clericale" e "romana" di questo ruolo, che verrebbe consegnato all'incertezza e, quello si, a logiche puramente umane che poco hanno a che fare con le logiche del Vangelo.

 

0 commenti :

Posta un commento