21 settembre 2018

Il puntatore. Laicizziamoci

di Aurelio Porfiri
Penso che uno dei fenomeni più interessanti in ambito cattolico degli ultimi decenni è il ruolo assunto dai laici ma non grazie al Vaticano II, ma anzi spesso malgrado il Concilio. Cioè i laici, come reazione alla decadenza postconciliare, hanno saputo prendere coscienza del proprio ruolo e, non di rado con le politiche della gerarchia e grazie allo sviluppo di internet, sono ora un punto di riferimento importante per chi vuole farsi un’idea sulla fede e su quello che stiamo vivendo.

Se ci pensate i media e blog cattolici più seguiti e che fanno opinione sono gestiti da laici, laici che spesso influenzano anche alcuni settori della gerarchia. Io vedo questo come un fatto provvidenziale, come una specie di reazione immunitaria alle mancanze di un clero sempre più in affanno. Come nel corpo, quando alcuni sensi si ammalano, altri si sviluppano di più. Ecco, questo mi sembra stia succedendo e lo trovo un gran bene. Il laico che vive il mondo vede le cose in modo molto concreto e realista, rispetto al sacerdote che ha una visione a volte più limitata. Quando i laici parlano di problemi sociali, ne parlano spesso avendone avuto esperienza diretta, come i disagi delle famiglie e via dicendo.

Ovviamente non tutti i laici sono affidabili ed è legittimo avere preferenze. Comunque trovo il fenomeno, nel suo insieme, come uno sviluppo molto positivo.

 

0 commenti :

Posta un commento