Altro che Società liquida, qui
siamo già in fase di evaporazione avanzata. E sul fondo restano solo i residui.
Il fatto? Siamo in Olanda, dove lo
scorso 27 giugno 2012 il tribunale di Assen
aveva decretato la chiusura di un’associazione, nata negli anni ottanta, e da
allora attiva nella promozione della pedofilia, ma pochi giorni fa – quasi a
mo’ di pesce d’aprile tardivo – la corte d’appello di Leeuwarden ha pronunciato
l’assoluzione in secondo grado.
Il
gruppo è noto come Vereniging o Stichting Martijn (Associazione o Fondazione
Martijn), ed è attivo nelle sue campagne da ormai un trentennio. La sua fortuna
è sembrata incrinarsi nel 2007, in seguito ad alcuni contenziosi con la casa
regale. Ma specialmente nel 2010, dopo che, fatto inatteso alquanto, alcune
indagini della polizia hanno scoperto che il presidente dell’associazione
deteneva ingenti quantità di materiale pedopornografico. Scandalo. Di qui il
precipitare delle cose, fino all’ordine di chiusura del giugno 2012. Ma da
settimana scorsa la partita si riapre.
Curioso
analizzare le motivazione dei giudici olandesi. Ancora più curioso sarebbe
registrare i commenti del loro più celebre precursore: Uig van Groot, detto Ugo
Grozio, di Deft, capofila del giusnaturalismo moderno. Ovviamente
a Leeuwarden sono consapevoli, e lo hanno affermato chiaramente, che l’attività
del gruppo rischia di realizzare “una
seria contravvenzione di alcuni principi del sistema penale olandese”, particolarmente
in relazione ai “pericoli dei contatti sessuali con giovani”. Ovviamente.
Ma l’Olanda è pur
sempre il Paese dell’avanguardia culturale.
È lì che venivano
accolti gli eretici di ogni dove. Non solo gli scomunicati dalla lugubre Chiesa
romana, ma anche i giudei apostati colpiti dagli herem delle loro comunità di
origine, tra i quali Baruch Spinoza e Uriel da Costa.
È lì che ancora oggi
guardano i nostri connazionali, quale modello di progresso al passo con i
tempi: è l’Olanda infatti che ha saputo “aprire le danze” nella partita per i
diritti umani, in cui l’Italietta resta ferma al “Medioevo” .
E proprio questa è
la motivazione che ha portato a scagionare la famigerata combriccola: non
importa se i suoi membri sono stati colti in flagrante reato, non importa se i
suoi valori contraddicono le leggi del Paese, quel che conta è la parola
magica. Diritto. Pausa reverenziale.
La magia è tale da
far dire ai giudici che tra i reati pedopornografici dei soci e l’attività di
promozione dei medesimi non si danno propriamente connessioni. Colpo di grazia
al principio di causalità o al buon senso? Tutti basiti.
Inutile quisiquiliare:
se dici Diritto. Pausa reverenziale. Hai detto proprio tutto. E, sia chiaro, a
dispetto del nome è una delle poche parole che non sembra conoscere rovesci.
Sono stati ancora i
giudici a sentenziare che “la società olandese è sufficientemente ‘resistente’per affrontare ‘le dichiarazioni indesiderabili ed il comportamento aberrante’”. Quindi, nessun
timore: ce la faremo. Yes, we can! “Non morirete affatto, anzi…” (Gen 3)
Eh già, è il sogno
di sempre. Essere abbastanza resistenti da poter tener testa ai nostri peggiori
mostri, pur di non mollare ideali utopici e idolatrie immanentistiche. È la
solita tentazione, “essere come dei”. Tanto il Diritto. Pausa reverenziale. Ci
salverà! Certamente di questo passo non ci salverà la Legge. In ogni caso, tutta colpa di quel
maledetto libero arbitrio. Nevvero, Erasmo?
Che altro dire? Verrebbe
da sperare che la Stichting
Martijn si scopra essere una conventicola di preti. È così: oramai la pedofilia
fa problema solo se di mezzo c’è un colletto. Ma in questo caso marchiamo male,
l’unica dichiarazione di un sacerdote – ovviamente olandese – possibilista nei
confronti del gruppo, è stata seguita da radiazione immediata del malcapitato. Roma
locuta. Niente da fare. Niente preti significa che ci dobbiamo tenere i
pedofili. È il corollario post-moderno. Cala il sipario.
Rimango
– nessuno me ne abbia – con una sola curiosità. L’avanzare della comunità
islamica – che ha il suo baluardo nella seconda città olandese, Rotterdam – come inciderà su queste aberrazioni secolariste?
Staremo a vedere.
Ma per tutti valga il monito di un gigantesco patriarca dei Paesi Bassi, loro estrema speranza: “Se, in primo luogo, manterrai te stesso nella pace, potrai dare pace agli altri; ché l'uomo di pace è più utile dell'uomo di molta dottrina. Colui che è turbato dalla passione trasforma anche il bene in male, pronto com'è a vedere il male dappertutto; mentre colui che ama il bene e la pace trasforma ogni cosa in bene”. (Tommaso da Kempis, Imitazione di Cristo, II, 3)
Pubblicato il 06 aprile 2013
Ma per tutti valga il monito di un gigantesco patriarca dei Paesi Bassi, loro estrema speranza: “Se, in primo luogo, manterrai te stesso nella pace, potrai dare pace agli altri; ché l'uomo di pace è più utile dell'uomo di molta dottrina. Colui che è turbato dalla passione trasforma anche il bene in male, pronto com'è a vedere il male dappertutto; mentre colui che ama il bene e la pace trasforma ogni cosa in bene”. (Tommaso da Kempis, Imitazione di Cristo, II, 3)
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