Leggiamo divertiti delle dimissioni del cardinale Marx, che ha rimesso il mandato nelle mani di Bergoglio. Stando a qualche retroscena pubblicato da Valli, sembra che il pingue arcivescovo di Monaco e Frisinga sia stato colpito dal solito scandalo (ad orologeria?) riguardo l'insabbiamento di abusi sessuali. Una tiritera che purtroppo tiene in scacco ormai molti vescovi.
Detto ciò, ci sembra che il prossimo a meditare le dimissioni dalla Segreteria di Stato debba essere il cardinale Parolin, che, oltre ad essere veneto, in questi anni non ne ha imbroccata una e, stando ai beni informati, è anche ben poco valutato nel suo ruolo, dato che l'inner circle di Santa Marta svolge le sue funzioni.
Cina
Al posto di pensare alle messe in latino in San Pietro, al Summorum Pontificum e altre faccende che al Segretario di Stato non dovrebbero interessare granché, il signor Parolin dovrebbe spiegare se l'accordo con la Cina sia andato a buon fine.
Ad occhio, sembra di no. Se, al contrario, è andato a buon fine, sarebbe bello capire cosa ci fosse scritto.
Guardiamo comunque la situazione cinese:
- le persecuzioni ai danni di tutte le confessioni e religioni sono ai massimi livelli;
- la situazione di Hong Kong grida vendetta;
- la questione Covid ha evidenziato ancora una volta come la Cina sia infida e pericolosa per il resto del mondo, quindi farci accordi forse non è stato geniale.
Soffermandoci ai cattolici, leggiamo con sgomento l'allarme del direttore di Asia News:
"Dunque la diocesi di Xinxiang e tutti i suoi sacerdoti vengono ancora perseguitati in quanto secondo Pechino agiscono in clandestinità, senza l'approvazione del governo cinese e fuori dagli accordi raggiunti tra Cina e Vaticano nel 2018 e prorogati fino al 2020 che riguardano però solo la nomina dei vescovi... paradossalmente l'accordo ha per certi versi peggiorato la situazione: chi esce dalle regole stabilite da Pechino insieme al Vaticano viene inesorabilmente perseguito"
In pratica il geniale accordo ha fornito uno strumento di persecuzione ai cinesi. I casi sono due, o in Vaticano hanno fatto apposta o sono completamente inadatti e la struttura va azzerata. Poiché Parolin è il Segretario di Stato, e svolge funzione di ministro degli esteri, vorremmo qualche spiegazione.
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