08 marzo 2013

8 marzo: quest'anno lo festeggio anch'io


di Satiricus

Non perché mi interessi la celebrazione supina di tradizioni massoniche e comuniste, né perché mi senta in debito davanti agli improbabili massacri di donne occorsi in questi anni nel Belpaese, e certamente neppure perché voglia accodarmi in modo opportunistico alla nuova corrente di libertarismo rosa senza veli.

No. Quest’anno festeggio per delle ragioni ben più serie. Festeggio il contributo di quelle donne che,  armate di coraggio e autentico spirito di missionarietà, contribuiscono alla causa del risanamento sociale, particolarmente impegnandosi su quei fronti di cui sono regine: la vita, l’umanizzazione della sessualità e l’economia affettiva del focolare.

Penso in questo momento ad alcune figure di rilievo, come l’amica Costanza Miriano, esempio disarmante di come la più genuina tradizione cattolica sappia aggiornarsi in un mix di fascino simpatia e modernità, o la tenace Gianna Jensen, sopravvissuta all’aborto e strenua testimonial pro-life dai palazzi governativi alle sale cinematografiche.

Ma penso anche a casi più locali, come quello recente di Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani, che si sono dovute assumere l’onere di riaffermare il buon senso nei chiostri goliardici dell’Università di Padova. Dopo un atterrente comizio pubblico in cui si proponeva di introdurre un libretto universitario double-face ad uso e consumo degli studenti transessuali, le due giuriste sono intervenute presso gli uffici del rettorato, mostrando il carattere anomalo (o antinomico?) della petizione

delle due l’una: o la richiesta si esaurisce nella enfatizzazione po’ ridicola di un falso problema, e allora non se ne capisce né l'ammissione né il plauso generalizzato; oppure è già stato fatto proprio dalle stesse autorità accademiche, non immemori dei propri trascorsi giovanili, un ben altro obiettivo, quello dell'imposizione di un nuovo assetto ideologico, perché il male oscuro di un pensiero autodistruttivo è già penetrato in profondità nelle stanze accademiche e dintorni.

E allora non mi resta che sciogliermi nell’elogio alla “donna forte” di biblica memoria, e voglio farlo nel modo più aulico e devoto possibile, rubando gli encomi ad un altro amico di Campari, don Roberto Spataro:

O mirum exemplum! Muliebri enim ingenio haud raro florent augenturque inter homines reconciliatio concordia pax, quas mulieres aedificant ipsae. Quarum auxilio temporibus nostris quoque familiares dirimuntur discordiae, civilia sedantur odia. Quapropter probandum est consilium beati Ioannis Pauli II, Romani Pontificis, qui anno MCMXCV nuntium misit multis extollens laudibus mulieres, quae in rebus cum privatis tum publicis paci favent eamque tuentur. Probandum est item consilium quo anno MMXI premium Nobelianum pro pace fovenda tribus tributum sit mulieribus, quae ullo sine metu nequam provocaverunt tyrannos, honesta vindicaverunt iura, optatissimam impetraverunt pacem. Hoc denique in votis est ut plures mulieres rem moderent publicam suoque utentes ingenio diligentes pacis opifices sint.

Ovviamente, per chi le preferisse, restano pur sempre la Bonino e la Hack.
 

1 commento :

  1. Scusa se te lo dico, caro Satiricus, ma hai toppato alla grande. La stessa Costanza Miriano non festeggia la "Festa" della donna, e così ha insegnato e insegna alle sue figlie, come lei stessa ha confessato l'anno scorso per la stessa occasione. Non capisco, quindi, perchè la si debba inserire in questa festa. Inoltre come si può tentare di redimere una festa che è nata e sussiste nella "Menzogna"? E' come festeggiare Halloween tentando di redimerlo, affermando che sia la festa degli angeli, quando è invece la festa dei demoni! Non credo ci si debba servire di queste occasioni fondate sul sessismo e l'abolizione di maschio-femmina. E' come mettere "il vino nuovo in otri vecchi". Diciamo la verità, smascheriamo la menzogna, e caliamo il velo dell'ignoranza. Le donne di valore, le donne "sante" come gli uomini "santi", vengono festeggiate nella Festa, appunto di Tutti i Santi. A tal proposito vi "riposto" il link all'articolo del mitico Roberto Marchesini, della Bussola Quotidiana dell'anno scorso, in occasione della festa della donna:

    http://lapologeta.blogspot.it/2012/03/se-il-maschio-ok-e-quello-gay-alcune.html

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