Pochi giorni fa ho appreso, assieme al resto del mondo, che Erdogan, nel suo intento di porsi come leader dell'Islam, ha deciso di riconvertire la ex cattedrale di Santa Sofia in una Moschea.
Tenendo conto che l'edificio è stato una moschea dal 1453 al 1935 e che la Turchia fino a prova contraria è uno stato profondamente islamico, non riesco a capire la girandola di stracciamenti di vesti con cui è stata accolta la notizia nel sedicente occidente.
Il mondo laico-ateo forse si è accorto che la Turchia laica di Ataturk non esiste più (nutro molti dubbi sul fatto che sia mai esistita)? O forse sono spaventati dal fatto che un esponente egregio del mondo islamico stia mostrando i muscoli?
E il mondo cattolico che ha sconsacrato alcune delle sue chiese migliori per costruire edifici a forma di container per l'immondizia cosa avrebbe da dire al riguardo?
Lo pseudo occidente, cattolici compresi, dovrebbero solo fare il favore di stare zitti ed evitare di fare le pulci a Erdogan, presidente mussulmano in un paese mussulmano.
I pagliacci occidentali, che hanno svenduto la loro identità per droga e sesso, non comprendono che qualcuno possa agire secondo un criterio identitario.
Nel frattempo, dopo essersi assicurato di essere ben inserito nel flusso delle opinioni mainstream, anche Papa Francesco si è detto "addolorato" per la decisione di Erdogan.
Io invece sono addolorato per l'intronazione della Pachamama in San Pietro. A ognuno il suo dolore.
Pubblicato il 13 luglio 2020
E vogliamo parlare della Basilica Cattedrale di St. Louis IX di Cartagine in Tunisia, enorme Chiesa fatta erigere dal Cardinale Charles-Martial Allemand-Lavigerie, primo Arcivescovo moderno di Cartagine e primo Primate Cattolico dell'Africa, fondatore dell'Istituto dei Padri Bianchi Missionari d'Africa e delle Suore Missionarie di Nostra-Signora d'Africa? Dopo l'indipendenza della Tunisia dalla Francia la Santa Sede ha concesso al governo tunisino la proprietà della Basilica, la sua sconsacrazione, e attualmente quella che per 80 anni fu la Cattedrale Primaziale del continente nero è uno spazio per allestimenti artistici. In Algeria la Chiesa più grande del paese, la Cattedrale du Sacrè-Coeur-de-Jesus di Orano ha subito la stessa sorte, e ora è sede della Biblioteca cittadina. La Cattedrale di Sant'Ilarione di Laghouat, la Diocesi del Sahara algerino dove visse la sua vita da Piccolo Fratello di Gesù, morì ed è sepolto (a El-Golèa) Padre Carlo di Gesù, Charles de Foucauld, pure è divenuta proprietà pubblica ed è ora sede di uffici, se non sbaglio. Anche la Basilica du Sacrè-Coeur-de-Jesus di Constantine, sempre in Algeria, ceduta allo stato, sconsacrata e ridotta ad usi profani. Peggio è andata alla Cattedrale del Sacro Cuore di Gesù di Tripoli di Libia, edificata dai missionari italiani. Il tanto osannato - dalla destra degli imbecilli - Colonnello Gheddafi se l'è presa e l'ha trasformata in Moschea. Secondo il tiranno bombarolo libico, artefice della Strage di Lockerbie, per i Cattolici era più che sufficiente la Basilica di San Francesco nel quartiere della Dahra, a Tripoli. Anche le Cattedrali di Bengasi e di Misurata sono state sconsacrate per condiscendenza vaticana nei riguardi dell'auto-proclamato "Colonnello" e "Supremo Guardiano della Rivoluzione (Islamica)" di Libia. Della Cattedrale di Derna non sono riuscito a reperire nulla. Penso alla Basilica Cattedrale di Santa Sofia di Costantinopoli, e mi si stringe il cuore al pensare che il capo del governo della Repubblica Turca vuole ritrasformarla in Moschea. Ma non posso fare a meno di pensare che quella immensa Chiesa, simbolo della Cristianità cosiddetta "Orientale", prima di essere trasformata in Moschea dopo la presa di Costantinopoli da parte degli Ottomani, era una Cattedrale greco-ortodossa, dunque scismatica ed eretica, dal tempo del Patriarca Michele Cerulario. Mentre le citate Cattedrali tunisine, algerine e libiche furono costruite nel XIX e XX secolo, nacquero e rimasero Cattoliche fino alla loro "svendita" da parte del Vaticano montiniano, e a cederle e a sconsacrarle fu la Santa Sede oramai convertita all'ecumenismo più estremo. Ma di queste Cattedrali non si parla mai. Io piango prima di tutto per Esse, ben prima che per la costantinopolitana Santa Sofia. Vi è forse dell'opportunismo machiavellico, dell'inchino ad una "ragion politica" che nulla ha a che fare con la Difesa della Religione Cattolica, in questo silenzio sulla drammatica sorte delle Cattedrali e Basiliche del Maghreb "mediterraneo" e della Libia già Italiana, da parte degli stessi Cattolici "della Tradizione"? Non sia mai!
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