13 giugno 2019

Barista! 4 shot, prego. Mese del Sacro Cuore

di Francesco Apponi

Il nostro appuntamento continua, per avere dei flash su alcuni temi che ci coinvolgono direttamente come credenti e non. Buoni, corti, colorati come shot. 
Lo shot giallo segna l'inizio delle nostre riflessioni: sarà una piccola definizione o piccola questione che darà la traccia a tutta la rubrica. 
Lo shot azzurro sarà il rimando alla Beata Vergine Maria, sotto forma di preghiera: un po' di coccole materne.
Lo shot verde sarà la bussola rappresentata da qualche nostro amico già in Cielo che ci invita a seguire le orme di Cristo come egli stesso ha fatto, con la (verde)speranza di incontrarlo in Paradiso insieme al Capo.
Lo shot rosso concluderà tutto con una bella citazione di testimonianza pensata e ragionata da parte di chi qualcosa ci capiva (qualcuno con la testa sulle spalle, insomma). 

Con oggi terminiamo l’anno 2018-2019 per questa rubrica, iniziata qui su Campari & de Maistre il 2.X.2018. Da gennaio 2019 ha subito un’evoluzione contenutistica: dapprima i 4 shot ogni settimana, poi ogni mese (uno a settimana). Per concludere, in vista anche dell’estate in cui non ci sarà con regolarità, torniamo alla vecchia suddivisione dei 4 shot in una volta. Se Dio vuole si riprenderà a settembre-ottobre.

PER INIZIARE 
Gettiamo uno sguardo sul dopo Pentecoste: il mese di giugno, mese del Sacro Cuore di Gesù, ci regala domenica prossima la solennità della SS. Trinità. Dopo aver contemplato i misteri della vita di Cristo, la Sua Incarnazione e la Sua Pasqua di morte e risurrezione, il mistero della Pentecoste, del dono dello Spirito Santo, la liturgia ci fa soffermare sul mistero di Dio stesso che è Padre, Figlio e Spirito Santo, unico Dio in tre Persone.
Il successivo giovedì, invece, sarà la solennità del Corpus Domini, in Italia posticipata come l’Ascensione alla domenica successiva. Il testamento di Cristo che è Lui stesso, il Sacramento per eccellenza, il Corpo e Sangue di Cristo di cui noi ci nutriamo. Non un simbolo, ma vero Corpo e Sangue, carne vera, reale, seppure la vediamo come pane. Un mistero e un miracolo enorme!
Viviamo queste due solennità in modo intenso e meditando molto su quale grazia siano e racchiudano per la nostra vita, noi chiamati a cibarci del nostro Dio e divinizzati in Cristo, entrando nel dinamismo di Amore della Trinità.
Ma l’Ostia Santa è, come dimostra anche il miracolo eucaristico di Lanciano, il cuore di Cristo, il Suo Cuore pieno d’amore e ferito dalla lancia, ferito per i nostri peccati con i quali continuiamo ad offenderLo, dalle ingratitudini dei suoi figli amati. Ecco la solennità del Sacro Cuore di Gesù, il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini (28 giugno). Il 29 giugno infine, coincidendo quest’anno con la solennità dei Santi Pietro e Paolo, colonne della Chiesa, la memoria del Cuore Immacolato di Maria, unito al Figlio e che ci porta a Lui.
Un mese di giugno pieno di grazia.

RIVOLGIAMOCI ALLA MADRE
Vergine santissima e Madre nostra, nel mostrare il tuo Cuore circondato di spine, simbolo delle bestemmie ed ingratitudini con cui gli uomini ripagano le finezze del tuo amore, hai chiesto di consolarti e ripararti. Come figli ti vogliamo amare e consolare sempre, ma specialmente dopo i tuoi materni lamenti, vogliamo riparare il tuo Cuore Addolorato e Immacolato che la cattiveria degli uomini ferisce con le pungenti spine dei loro peccati. 

In modo particolare vogliamo riparare le bestemmie proferite contro la tua Immacolata Concezione e la tua Santa Verginità. Molti, purtroppo, negano che tu sei Madre di Dio e non ti vogliono accettare come tenera Madre degli uomini. 

Altri, non potendoti oltraggiare direttamente, scaricando la loro collera satanica profanando le tue Sacre Immagini e non mancano coloro che cercano di infondere nei cuori, soprattutto dei bambini innocenti che ti sono tanto cari, l’indifferenza, il disprezzo ed anche l’odio contro di Te. 

Vergine santissima, prostrati ai tuoi piedi, esprimiamo la nostra pena e promettiamo di riparare, con i nostri sacrifici, comunioni e preghiere, tanti peccati ed offese di questi tuoi figli ingrati. 

Riconoscendo che anche noi non sempre corrispondiamo alle tue predilezioni, né ti amiamo ed onoriamo sufficientemente come Madre nostra, supplichiamo il perdono misericordioso per le nostre colpe e freddezze. 

Madre santa, vogliamo ancora chiederti compassione, protezione e benedizioni per gli attivisti atei e i nemici della Chiesa. Riconducili tutti alla vera Chiesa, ovile di salvezza, come hai promesso nelle tue apparizioni a Fatima. 

Per quanti sono tuoi figli, per tutte le famiglie e per noi in particolare che ci consacriamo interamente al tuo Cuore Immacolato sii rifugio nelle angustie e tentazioni della Vita; sii cammino per giungere a Dio, unica fonte di pace e di gioia. Amen. 


I SANTI, SPECCHIO DI CRISTO
Parlando del Cuore Immacolato di Maria che a Fatima chiese di essere onorato e nel 1925 alla Serva di Dio suor Lucia svelò la devozione dei primi 5 sabati del mese in riparazione agli oltraggi che subisce, non si può non parlare dei Santi Pastorelli, Francesco e Giacinta. Loro presero sul serio i richiami della Madonna alla riparazione, tanto da fare continue penitenze e digiuni, mortificazioni varie, come la corda stretta, non bere,… Sono tra i Santi più giovani che ci siano, sono morti a quasi 10 anni Giacinta, lontana da tutti a Lisbona, ricoverata in ospedale dopo lunghe sofferenze. E Francesco, anche lui ammalatosi di febbre spagnola, il primo ad andare al Cielo, a quasi 11 anni e morto ad Aljustrel, nella sua casa. Ci insegnino questi Santi bambini a fidarci di Dio sempre, anche laddove non capiamo.

PER FINIRE MEDITANDO 
Sant’Agostino ci aiuta a comprendere la dinamica della comunione eucaristica quando fa riferimento ad una sorta di visione che ebbe, nella quale Gesù gli disse: “Io sono il cibo dei forti. Cresci e mi avrai. Tu non trasformerai me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in me” (Conf. VII, 10, 18). Mentre dunque il cibo corporale viene assimilato dal nostro organismo e contribuisce al suo sostentamento, nel caso dell’Eucaristia si tratta di un Pane differente: non siamo noi ad assimilarlo, ma esso ci assimila a sé, così che diventiamo conformi a Gesù Cristo, membra del suo corpo, una cosa sola con Lui. Questo passaggio è decisivo. Infatti, proprio perché è Cristo che, nella comunione eucaristica, ci trasforma in Sé, la nostra individualità, in questo incontro, viene aperta, liberata dal suo egocentrismo e inserita nella Persona di Gesù, che a sua volta è immersa nella comunione trinitaria. Così l’Eucaristia, mentre ci unisce a Cristo, ci apre anche agli altri, ci rende membra gli uni degli altri: non siamo più divisi, ma una cosa sola in Lui. La comunione eucaristica mi unisce alla persona che ho accanto, e con la quale forse non ho nemmeno un buon rapporto, ma anche ai fratelli lontani, in ogni parte del mondo. Da qui, dall’Eucaristia, deriva dunque il senso profondo della presenza sociale della Chiesa, come testimoniano i grandi Santi sociali, che sono stati sempre grandi anime eucaristiche. Chi riconosce Gesù nell’Ostia santa, lo riconosce nel fratello che soffre, che ha fame e ha sete, che è forestiero, ignudo, malato, carcerato; ed è attento ad ogni persona, si impegna, in modo concreto, per tutti coloro che sono in necessità. Dal dono di amore di Cristo proviene pertanto la nostra speciale responsabilità di cristiani nella costruzione di una società solidale, giusta, fraterna. Specialmente nel nostro tempo, in cui la globalizzazione ci rende sempre più dipendenti gli uni dagli altri, il Cristianesimo può e deve far sì che questa unità non si costruisca senza Dio, cioè senza il vero Amore, il che darebbe spazio alla confusione, all’individualismo, alla sopraffazione di tutti contro tutti. Il Vangelo mira da sempre all’unità della famiglia umana, un’unità non imposta da fuori, né da interessi ideologici o economici, bensì a partire dal senso di responsabilità gli uni verso gli altri, perché ci riconosciamo membra di uno stesso corpo, del corpo di Cristo, perché abbiamo imparato e impariamo costantemente dal Sacramento dell’Altare che la condivisione, l’amore è la via della vera giustizia.

Benedetto XVI
Omelia del Corpus Domini 2011

Per approfondire:
La Sacra Bibbia: http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM
Catechismo della Chiesa Cattolica: http://www.vatican.va/archive/catechism_it/index_it.htm.
Compendio di Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica: http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html.
Vita dei Santi: http://www.santiebeati.it/.
Santo Rosario: http://www.vatican.va/special/rosary/documents/misteri.html

 

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