Il nostro appuntamento settimanale continua, cambiando forma. Invece di berci tutti e 4 gli shot in una volta sola, faremo un doppio giro ogni martedì, per avere dei flash aggiuntivi su alcuni temi che ci coinvolgono direttamente come credenti e non. Buoni, corti, colorati come shot.
Lo shot giallo segna il primo martedì: sarà una piccola riflessione o questione di tema misto, liturgico-ecclesiastico-morale,...
Lo shot azzurro tratterà della Beata Vergine Maria e verrà il martedì successivo al giallo.
Lo shot verde sarà la bussola rappresentata da qualche nostro amico già in Cielo che ci invita a seguire le orme di Cristo come egli stesso ha fatto, con la (verde)speranza di incontrarlo in Paradiso insieme al Capo, la settimana successiva al precedente.
Lo shot rosso concluderà tutto con un bel testo - testimonianza pensata e ragionata da parte di chi qualcosa ci capiva (qualcuno con la testa sulle spalle, insomma).
SAN GIUSEPPE, UOMO GIUSTO
Oggi la Chiesa festeggia san Giuseppe, il primo tra i Santi.
Subito dopo la Beata Vergine Maria, la più alta tra le creature, viene san Giuseppe, padre putativo di Gesù.
Un Santo spesso dimenticato, presentato come vecchio, marginale, poco utile alla storia della salvezza. Invece non è affatto così.
San Giuseppe è uomo. Un uomo vero, con le sue paure, con la sua fortezza, con la sua giustizia: un uomo sopra la media per la capacità di discernere e per la sua enorme fede, un uomo che crede subito quando l'Angelo lo avverte in sogno. Chi di noi subito si affida ad un Angelo in sogno?
Uno incredibile, che difende come vero uomo, la sua sposa, lui che non sapeva da dove venisse questo figlio che non era suo, ma nonostante questo vuole salvare Maria dal linciaggio della folla e decide di sacrificare la sua vita ripudiandola in segreto e tenendola in casa sua. Ma l'Angelo lo avverte in sogno che quello che è dentro di lei è il Figlio di Dio e lui subito crede e agisce di conseguenza. Forte e sicuro adempie ciò che Dio gli chiede, giorno per giorno.
E, sfatando un altro mito iconografico, per fortuna attualmente ridimensionato, non era affatto vecchio. Pur mantenendosi vergine e puro con la Beata Vergine Maria, era giovane come tutti i giovani ebrei in età di matrimonio della Palestina del I secolo a.C.
San Giuseppe è un padre. Non è padre a metà, padre a ore, ma padre vero e sempre. Il padre di Gesù è il Padre celeste, ma il padre putativo è lui. Ciò vuol dire che l'umanità di Cristo ha riconosciuto lui come padre. Pur essendo la Seconda Persona della SS. Trinità e Figlio Unigenito del Padre, la Sua umanità è stata affidata a Giuseppe come vero padre nella carne. E in questo siamo simili al Figlio di Dio: anche noi abbiamo una doppia origine, una dal Padre celeste con il Battesimo e l'altra dal padre terreno. San Giuseppe è papà di Gesù: lui Lo abbracciava, Lo baciava, Gli dava la mano, Lo curava, Lo custodiva, Lo coccolava. Gesù lo ascoltava. Giuseppe ha insegnato a Cristo a lavorare, a vivere da uomo insieme a Maria. Ha curato l'umanità del Verbo di Dio. Ha svolto appieno il suo ruolo di papà amorevole e vero, che sa far sviluppare, indipendentemente dai propri progetti, il progetto che il Padre celeste aveva sul Figlio.
San Giuseppe è silenzioso. In epoca di sguaiatezza, di mostrarsi per forza, di mettere tutto in vetrina, di denudarsi fisicamente e spiritualmente, di buttare a mare il pudore, San Giuseppe ci insegna ad amare il silenzio, ad amare la contemplazione, a stare alla scuola del Verbo di Dio, a non preferire null'altro a Lui. Ci insegna cosa sia un padre terreno, come fare ad essere uomini veri. San Giuseppe è Santo silenzioso, non c'è una sua sola parola nel Vangelo. Eppure i suoi frutti si vedono.
Numerosissimi Santi testimoniano la forza e la potenza del primo tra i Santi, come S. Teresa d'Avila.
Ricorriamo a lui per arrivare a Gesù, il Figlio amato. Oggi che la mascolinità è attaccata da più parti, oggi che è in crisi la virilità, oggi che abbiamo uomini eterni ragazzini, adolescenti incapaci di assumersi le proprie responsabilità, oggi che abbiamo un attacco senza precedenti alla figura del padre e al suo ruolo insostituibile alla crescita sana del figlio, e ne vediamo i terribili effetti, oggi che vediamo come la donna si mascolinizzi mentre l'uomo si femminilizzi, reagiamo ricorrendo a San Giuseppe.
Sia lui, padre vero, patrono di tutti i padri, di cui oggi è la festa, e patrono degli uomini si può dire, visto che o l'uomo è padre o non è (non solo e necessariamente fisicamente, ma soprattutto spiritualmente), come la donna o è madre o non è, a proteggere, a curare, a sostenere, ad aiutare la schiera di padri feriti, soli, immaturi alcune volte, per portarli a suo Figlio, re di eterna gloria, per il compimento della loro altissima vocazione di paternità.
Tanti auguri a tutti i papà!
San Giuseppe prega per noi.
Ecco una bellissima preghiera che la tradizione ci consegna:
O felicem virum, beatum Ioseph, cui datum est Deum,
quem multi reges voluerunt
videre, et non viderunt, audire, et non audierunt,
non solum videre et audire,
sed portare, deosculari, vestire et custodire!
Amen.
O felice S. Giuseppe, cui fu dato non solo di vedere ed ascoltare quel Dio che molti re vollero vedere e non videro, ascoltare e non ascoltarono, ma di portarlo altresì, baciarlo, vestirlo e custodirlo!
Per approfondire:
La Sacra Bibbia: http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM
Catechismo della Chiesa Cattolica: http://www.vatican.va/archive/catechism_it/index_it.htm.
Compendio di Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica: http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html.
Vita dei Santi: http://www.santiebeati.it/.
Santo Rosario: http://www.vatican.va/special/rosary/documents/misteri.html
Pubblicato il 19 marzo 2019
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