Adiós sierras de Jalisco,
Michoacán y Guanajuato.
Donde combatí al Gobierno
que siempre salió corriendo.
Michoacán y Guanajuato.
Donde combatí al Gobierno
que siempre salió corriendo.
(Strofa de El martes me fusilan, canto cristero)
Anno 1935,
Messico. E’ scoppiata ormai da diverso tempo una nuova Cristiada (la cosiddetta
Segunda) a causa della politica
anti-cattolica del Presidente Làzaro Càrdenas, culminata nel progetto di educazione socialista che ha provocato
insurrezioni sparse in diverse aree del paese. Questa pellicola messicana
(2011) del regista Matìas Meyer, ambientata appunto durante la Segunda, tratta
delle vicissitudini di un piccolo gruppo di cristeros dello stato di Jalisco,
capitanati da un anziano comandante che non vuole deporre le armi nonostante
sia consapevole di combattere una guerra persa.
Con questo film
dal taglio introspettivo, dal retrogusto di western di un’altra epoca condito
con una punta di malinconia e con una forte dose di realismo, il giovane
regista Matìas Meyer (figlio dello storico studioso della Cristiada Jean Meyer)
ci propone un tragico spaccato di storia del Messico pressoché sconosciuto al
di fuori dei suoi patri confini. Liberamente tratto dal romanzo Rescoldo. Los
últimos cristeros del figlio di un
comandante cristero Antonio Estrada, questo lungometraggio della durata di
circa un’ora e mezza è incentrato soprattutto sul vissuto interiore dei
protagonisti (la loro eroica compostezza, i loro dubbi, la loro volontà di
combattere nonostante tutto…) e risulta essere molto diverso come impostazione
dal più noto film americano Cristiada,
pur tutto sommato eguagliandolo in termini di godibilità della pellicola.
D’altronde nel film del Meyer abbiamo la trasposizione su cellulosa di una
guerra prevalentemente spirituale combattuta nell’interiorità dei singoli
protagonisti, aspetto che conseguentemente lascia poco spazio ad epiche scene
di battaglia.
Magistrali sono inoltre le inquadrature (da segnalare a riguardo l’ottimo
uso dei primi piani) e le tonalità dei colori, entrambe evidentemente atte ad
evidenziare le emozioni dei personaggi e ad aumentare quel senso di
drammaticità spesso trasudante dai grinzosi volti degli anziani cristeros o da
quelli segnati e logorati dalla guerra dei più giovani.
Pur ovviamente poco conosciuto, questo film ha avuto un riscontro positivo
nel pubblico e nella critica, con un 67% di approvazione su Rotten Tomatoes e
con diversi premiazioni ottenute in Messico e all’estero, tra le quali meritano
di essere menzionati il Premio SIGNIS al festival di L’Havana del 2011 e il
fatto di essere stato ritenuto il miglior film messicano dell’anno al festival
del cinema di Riviera Maya del 2012.
Unica problematica: la pellicola sul web è reperibile solo in lingua spagnola e senza sottotitoli. Di seguito, il trailer del film sottotitolato in inglese:
Here are some Cistero videos from my collection:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=vX5TEsK9gvs
https://www.youtube.com/watch?v=O2d3Kn3s8F8
https://www.youtube.com/watch?v=9hipio-ZdVc
https://www.youtube.com/watch?v=yZNSa4sJo2Y
https://www.youtube.com/watch?v=FY-L6maLqPU
https://www.youtube.com/watch?v=2ooy632e900
https://www.youtube.com/watch?v=RsKrKbkN2ek&index=65&list=PLYdQ2eEX74-Em-r5x9kAlnFr_KbCP69sZ
https://www.youtube.com/watch?v=FXATUWnw8Z0
Viva Nuestra Senora Santa Maria de Guadalupe!
With the assurance of my Holy Rosary prayers for all your good work in the vineyard of the Divine Master, I remain yours truly in Jesus and Mary Immaculate.
¡Viva Cristo Rey!
*
Questo film è molto più vicino alla realtà di Cristiada che storicamennte ha parecchie imprecisioni. Ottima fotografia
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