Giorgia Meloni, alla fine del discorso alla Camera sulle future politiche europee riguardanti crescita e difesa, ha letto alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, documento più citato che letto dalla sinistra italiana. La premier ha quindi ricordato la natura socialista massimalista di quel documento, che propone un’idea di stato comune europeo più simile ad un regime, un moloch insindacabile, come in effetti l’attuale Unione sembra essere a tratti.
Inutile dire che l’idea di Europa che dobbiamo proporre e che la stessa Meloni vuole portare avanti, non può essere un’imposizione, ma deve essere piuttosto quella proposta da grandi figure come Giovanni Paolo II, a partire dalle Radici Cristiane, ad oggi negate ma necessarie per costruire un’istituzione sana che non schiacci il cittadino per raggiungere astrusi obiettivi di bilancio.
Un plauso dunque a Giorgia che ha contestato quello che sembrava un dogma.
Riguardo Ventotene e Giovanni Paolo II riproponiamo uno scritto pubblicato nel 2016 in un volume da noi pubblicato, “Pensieri Controrivoluzionari”.
Il titolo del contributo è “Onora il Padre e la Madre”. Da Ventotene alla Brexit di Paolo Filipazzi
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Pubblicato il 20 marzo 2025
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