Manifestazione a Roma
Oggi a Roma c'è stata una manifestazione silenziosa per chiedere ai vescovi di non tacere. Per info Corrispondenza Romana.Riportiamo un estratto:
Il vertice dei presidenti delle Conferenze episcopali, che si apre il 21 febbraio alla presenza del Santo Padre, è un’occasione storica per affrontare non solo il tema degli abusi sessuali sui minori, ma il tema della corruzione morale, che comprende ogni violazione della legge divina e naturale, a cominciare dalla terribile piaga dell’omosessualità.
Il nostro è un appello ai Vescovi silenziosi perché qualcuno tra loro, abbia il coraggio di rompere il silenzio. Ci sarà qualche Pastore che oserà dire la verità al Santo Padre? La Chiesa non teme la Verità, perché la Chiesa annuncia al mondo la Verità del Suo Capo e Fondatore, Gesù Cristo. E’ soprattutto a Lui che ci rivolgiamo con questo atto simbolico, affinché in questi tempi calamitosi, venga in soccorso della nostra debolezza e con una sola Parola, salvi la Sua Chiesa.
Appello ai vescovi dei cardinali Burke e Brandmuller
Testo:
Lettera aperta ai presidenti delle Conferenze episcopali
Cari confratelli, presidenti delle Conferenze episcopali, ci rivolgiamo a Voi con profonda afflizione!
Il mondo cattolico è disorientato e si pone una domanda angosciante: dove sta andando la Chiesa?
Di fronte alla deriva in atto, sembra che il problema si riduca a quello degli abusi dei minori, un orribile crimine, specialmente quando perpetrato da un sacerdote, che però è solo parte di una crisi ben più vasta. La piaga dell’agenda omosessuale è diffusa all’interno della Chiesa, promossa da reti organizzate e protetta da un clima di complicità e omertà. Le radici di questo fenomeno evidentemente stanno in quell’atmosfera di materialismo, di relativismo e di edonismo, in cui l’esistenza di una legge morale assoluta, cioè senza eccezioni, è messa apertamente in discussione.
Si accusa il clericalismo per gli abusi sessuali, ma la prima e principale responsabilità del clero non sta nell’abuso di potere, ma nell’essersi allontanato dalla verità del Vangelo. La negazione, anche pubblica, nelle parole e nei fatti, della legge divina e naturale, sta alla radice del male che corrompe certi ambienti della Chiesa.
Di fronte a questa situazione, cardinali e vescovi tacciono. Tacerete anche Voi in occasione della riunione convocata in Vaticano il prossimo 21 febbraio?
Siamo tra coloro che nel 2016 interpellarono il Santo Padre sui dubia che dividevano la Chiesa dopo le conclusioni del Sinodo sulla famiglia. Oggi quei dubia non solo non hanno avuto risposta, ma sono parte di una più generale crisi della fede. Perciò, Vi incoraggiamo ad alzare la voce per salvaguardare e proclamare l’integrità della dottrina della Chiesa.
Preghiamo lo Spirito Santo perché assista la Chiesa e illumini i pastori che la guidano. Un atto risolutore ora è urgente e necessario. Confidiamo nel Signore che ha promesso: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).
Walter Card. Brandmüller
Raymond Leo Card. Burke
Costanza Miriano: Serve un vertice di Verità
Alcuni estratti, post intero qui.
Una cosa grossa però è successa, secondo me, già ieri, nella Sala Stampa della Santa Sede. E non una cosa bella. Un Cardinale della Chiesa cattolica ha usato un termine della propaganda lgbt, e lo ha fatto affermando una cosa che non è vera, secondo il Catechismo. Cupich, cardinale di Chicago, rispondendo alla domanda di Diane Montagna ha detto che l’omosessualità non è tra le cause degli abusi, e a supporto ha portato uno studio di una Commissione Australiana (c’è uno studio a supporto praticamente di qualsiasi tesi), Ha detto che è tutta una questione di “opportunità, occasioni, mancanza di formazione” (occasioni!!!): ma è evidente che non è così, che dalle occasioni nascono situazioni di abuso solo se c’è un problema precedente.
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Prima di tutto non si può negare che gli abusi di cui stiamo parlando abbiano anche una relazione con l’omosessualità: l’87% delle vittime sono maschi.. Fino a che non si mette a tema questa cosa, dubito che si possa trovare una soluzione, visto che il primo passo per risolvere un problema è sempre riconoscerlo, guardare i dati della realtà.
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Se la Chiesa non mette a tema questo problema – sì, è un problema, non è una cosa indifferente – se si fa intimorire dalla mentalità del mondo, se si fa condizionare dai padre Martin (molti, moltissimi) che usano in modo ambiguo il tema dei ponti e dell’accoglienza, se non rivela il lato oscuro dell’arcobaleno, se non grida dai tetti che quelli che ci raccontano di una sessualità gaia, gioiosa, naturale, omettono di parlare della loro profonda sofferenza (Mario Mieli docet), non solo non risolverà il problema degli abusi, ma smetterà di essere madre di queste persone che hanno bisogno di verità nell’accoglienza.
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Siate virili, vescovi e cardinali, fregatevene di quanto berceranno contro di voi i giornali, dite la Verità, non abbiate paura: credete di conquistare consenso, invece le lobby gay vogliono solo che voi diciate che l’omosessualità è una variante normale della sessualità umana, non sono davvero interessate a Cristo, alla Verità, a voi. Non lasciatevi usare e non permettete che usino la Chiesa, che voi servite e che non vi appartiene.
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