17 dicembre 2018

Note su un possibile partito della CEI

di Stefano Bolzoni
Alea iacta est. Si rincorrono ormai da qualche settimana le voci circa l’imminente discesa in campo di un nuovo soggetto politico, diretta emanazione della CEI e avente, perciò, l’imprimatur della Santa Sede. Personalmente fino al momento della sua rivelazione nutro ancora qualche dubbio sulla realizzabilità di un progetto simile. Non perché la CEI non ambisca a calarsi – e in maniera neanche troppo discreta – nell’agone politico, ma perché sottotraccia l’episcopato italiano continua a tendere l’orecchio alle decisioni di Matteo Renzi, il boy scout che tanti apprezzamenti riscuote in curia.

Non è però sulle mosse dell’ex Presidente del Consiglio che intendo incentrare il mio intervento. Quel che mi preme sottolineare è che, contrariamente a quanto osservato da molti analisti, esiste già il “partito dei cattolici”, e questi è il Partito Democratico. Si badi; con ciò non intendo affermare che i cattolici italiani siano tutti allineati alle rimaneggiate schiere democratiche. Tuttavia è innegabile una considerazione: negli ultimi due lustri nessun partito ha ricevuto un sostegno così indefesso da parte dell’episcopato italiano.
Non è una sorpresa.

Su molti temi – alcuni dei quali un tempo non negoziabili per la Chiesa – vi è ormai piena unità d’intenti. Dalle unioni tra omosessuali alle politiche “delle porte aperte” riguardo l’immigrazione passando per lo sfrenato liberismo in campo economico. L’osmosi ha raggiunto un livello tale di complementarità che gli “ideologi” del PD non si fanno scrupoli a inserire nel gotha dei loro riferimenti ideali l’attuale Pontefice, così come altri prelati distintisi nel loro “impegno” su alcuni temi.

Occorre però sottolineare una discrasia, cui già ho accennato. Se le gerarchie cattoliche italiane sono state salde alleate del PD non uniforme è stato, ed è, il comportamento dei cattolici. I più ligi all’ortodossia – indubbiamente la maggioranza - rifiutano, anche se spesso silenziosamente, il torbido abbraccio con via del Nazareno. Peraltro il sano tradizionalismo sciorinato da alcuni esponenti della maggioranza governativa (su tutti il ministro della famiglia Fontana) offre loro un riferimento politico ben lontano dai cattolici “impegnati” legati al PD. A mio modo di vedere il rischio di un totale scollamento morale tra pastori e gregge si è già consumato. Le analisi incentrate sulle presenze numeriche alla messa domenicale lasciano intravedere un quadro sconfortante a dir poco.

Secolarizzazione ? Non v’è dubbio, ma altrettanto innegabile è che, di fronte al decadimento dei costumi cristiani, nulla sia fatto. Anzi, di fronte all’avanzata dell’ateismo e dell’Islam la Chiesa Cattolica percorre le strade del sincretismo, annacquando i cardini della fede nel mare magnum della decadente modernità. Questi sinistri fenomeni non sembrano turbare la CEI. Troppo grande la tentazione di dar vita a un partitucolo tutto suo, magari con alla testa una donna, giusto per rimarcare la propria altezzosa esclusività. Quanti cattolici convergeranno sotto le nuove bandiere ? Non ho dubbi che saranno pochi, pochissimi; tanti quanti le statuine dei presepi di alcuni oratori.


 

0 commenti :

Posta un commento