04 marzo 2013

Ti piace Putin? Terrorista!


di Francesco Mastromatteo

Premessa importante: chi scrive non è certamente uno di quei complottisti affetti da dietrologia acuta, che vedono oscure trame dei servizi segreti (più o meno deviati) ovunque e dietro qualsiasi episodio oscuro e sanguinoso, anche se non si può certo negare che la storia d’Italia – un paese a sovranità limitata dalla fine della seconda guerra mondiale – sia piena di misteri, come le stragi degli anni Settanta e Ottanta, la cui mancata soluzione, a decenni di distanza, si spiega solo con i depistaggi a cui non possono certamente essere estranei gli apparati di intelligence, nazionali e soprattutto stranieri.

Ma è davvero difficile contenere stupore, ilarità e anche rabbia leggendo la relazione che il Dipartimento informazioni e sicurezza ha fattoal Parlamento, come accade periodicamente, circa i pericoli e le minacceeversive del momento. Accanto ai soliti anarco-insurrezionalisti, e in un contesto di tensioni sociali inasprite dall’instabilità economica e politica,  gli 007 nostrani (che paventano il rischio di “attentati spettacolari”) ci mettono anche lo spauracchio della "estrema destra", che starebbe  lavorando alla “costituzione di un comune fronte identitario connotato in chiave antiatlantica e filorussa”, puntando il dito contro le “organizzazioni culturali (centri studio, associazioni, siti e giornali telematici, periodici di geo-politica, case editrici) inserite nel circuito internazionale della destra eurasiatista e filoislamica, impegnate in una costante opera di propaganda a favore di un avvicinamento dell'Europa alla Russia”. L'estrema destra europea insomma starebbe “tentando di disseminare le proprie ideologie islamofobiche, antisemite e nazionaliste, finalizzate soprattutto alla tessitura di relazioni transnazionali idonee alla creazione di un movimento impegnato nella difesa del Continente da ogni "contaminazione".

Ora, a parte la contraddittorietà tra il gridare al pericolo di una destra “filoislamica” per poi parlare di ideologia “islamofoba”, (in un contesto elettorale in cui le destre estreme, messe insieme, non riescono nemmeno a entrare in parlamento), veder inserire simili attività – che fino a prova contraria, se non sono accompagnate da atti violenti o indirizzati a sovvertire lo Stato, sono perfettamente legali e lecite – all’interno di una informativa dei servizi, mettendole sullo stesso piano di attentati e piani eversivi, ci fa rimanere basiti. Da quando promuovere una certa idea di politica estera, sia pure differente da quelle politicamente corrette, attraverso convegni, dibattiti, manifestazioni e siti internet che fanno capo a organizzazioni e movimenti che agiscono alla luce del sole, sarebbe un pericolo da segnalare alle autorità? Volere maggiori legami politici, economici, culturali e strategici con la Russia o con l’Iran, stati (con cui peraltro la Repubblica italiana coltiva buoni rapporti da sempre), sarebbe un reato? Oppure, secondo i servizi, avere un orientamento critico verso quello della Farnesina, schiacciato su posizioni acriticamente filoatlantiste, equivale ad essere dei terroristi? Non vorremmo, insomma, essere arrivati, dopo l’accusa di omofobia estesa a chiunque sia contro il matrimonio omosessuale, o quella di antisemitismo per i revisionisti storici, al rischio di leggi contro l’apologia di Putin e Ahmadinejad…
 

1 commento :

  1. divertente il titolo.
    in russia accade il contrario: se non ti piace putin sei un terrorista!

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