12 marzo 2013

Le "Iene" e gli sciacalli mediatici contro la Chiesa

di Marco Mancini

Proprio nell’imminenza del Conclave, torna di moda il tema degli abusi sessuali nella Chiesa. Nell’opera di divulgazione mediatica sul tema si è particolarmente distinto il programma “Le Iene” (nomen omen…), che ha trasmesso per due puntate consecutive servizi sullo scandalo della pedofilia, riguardanti in particolare la diocesi di Savona.

Diciamolo una volta per tutte: contra factum non valet argumentum. Che diversi sacerdoti cattolici abbiano abusato sessualmente di minori – in forme più o meno gravi – è un fatto. Che la reazione delle gerarchie ecclesiastiche non sia stata sempre adeguata alla situazione, è un fatto. Che i Vescovi si siano spesso limitati a trasferire i sospettati da una parrocchia a un’altra, sperando di riuscire a limitare i danni e di evitare uno scandalo alla Chiesa, è un fatto. Il punto è che i fatti, oltre a essere denunciati, devono trovare una spiegazione.

La Chiesa Cattolica è un’istituzione millenaria, che porta ancora su di sé tutto il peso della sua storia passata. Per secoli essa ha modellato la propria esistenza sulla base dell’autonomia e della separatezza rispetto alle leggi e ai criteri del mondo secolare: basti pensare agli istituti del foro ecclesiastico e del diritto d’asilo. Il primo prevedeva che i chierici potessero essere giudicati solo dai tribunali ecclesiastici e non da quelli civili, il secondo assicurava l’impunità a coloro che, macchiatisi di qualsiasi delitto, avessero trovato rifugio in chiese, conventi o monasteri (se ne ha un’eco, ad esempio, nella vicenda di Esmeralda in “Notre Dame de Paris” di Victor Hugo). In Italia, tali istituti furono entrambi aboliti con le leggi Siccardi del 1850, ma la concezione che ne era alla base ha continuato a sopravvivere, nel bene e nel male, all’interno della compagine ecclesiale.

A ciò si aggiunga la volontà di non esporre la Chiesa, Sposa di Cristo, al pubblico disonore, secondo il principio per il quale “i panni sporchi si lavano in famiglia”. E la spinta, fortissima, a proteggere chi si continua in ogni caso a considerare come proprio figlio. Si può dire che questa mentalità vada cambiata, ma essa non appartiene solo alla Chiesa. Conosciamo bene questi sentimenti: si tratta di inclinazioni umane. Sappiamo quanto sia difficile per un genitore o per un fratello accettare l’idea che il proprio congiunto si sia macchiato di un delitto e che vada punito per questo. Noi stessi definiamo “madri-coraggio” le donne che trovano la forza di denunciare i figli spacciatori: non vi è nulla di scontato in tutto questo. C’è di più: il nostro stesso ordinamento manifesta di avere coscienza di tali situazioni, laddove – all’art. 384 del codice penale – prevede la non punibilità per reati come l’omessa denuncia (nei casi in cui sia obbligatoria per legge), la falsa testimonianza, il favoreggiamento qualora essi siano commessi per la “necessità di salvare sé medesimo o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento nella libertà e nell’onore”.

La legge, dunque, non si sente di punire coloro che abbiano addirittura commesso dei reati per sottrarre alla giustizia i propri familiari. I nostri media, invece, pretendono che i Vescovi non facciano i preti ma gli sbirri, che corrano a denunciare i propri figli e i propri fratelli, che accettino di buon grado di vedere la propria Madre denudata, violata, sconciamente esposta alle risate e allo scherno del mondo. Forse hanno ragione nel chiederlo, ma questo mondo che si erge a giudicare la Chiesa non ha nessun titolo per farlo.

Soprattutto perché esso non è animato da senso di giustizia, ma dalla malafede. L’aspetto più vergognoso del già citato servizio delle Iene è che tenta di coinvolgere nella vicenda di Savona lo stesso Benedetto XVI, sulla base di una lettera inviatagli nel 2003, quando era Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, dal vescovo Calcagno. Ratzinger, dunque, sapeva e ha consentito che gli abusi proseguissero: quale orrore! Ma nella stessa missiva si legge che lo stesso Calcagno aveva già provveduto a evitare che il sacerdote in questione avesse “responsabilità che lo mettano  a contatto di bambini o adolescenti” e a fare in modo che venisse sottoposto a cure psicologiche. Nel prosieguo del servizio, viene poi intervistato il responsabile della SNAP, un’organizzazione che raccoglie alcune vittime – o presunte tali – di preti pedofili negli USA e sui cui aspetti discutibili, in termini di finanziamenti e modalità di azione, ha già scritto in maniera esauriente Massimo Introvigne.

Benedetto XVI è stato il Papa che più si è impegnato contro lo scandalo degli abusi, rimuovendo dal loro incarico diversi vescovi, incontrando le vittime, stabilendo nuove norme di comportamento, togliendo di mezzo le potenti coperture che avevano occultato, ad esempio, la scabrosa vicenda di Padre Maciel. Egli ha condotto la Chiesa sulla strada della penitenza e della conversione, oltre che su quella della trasparenza e della responsabilità. Attaccarlo sulla vicenda della pedofilia, a poche settimane dalla sua rinuncia al ministero petrino, è un vero e proprio atto di sciacallaggio mediatico. Come lo è affrontare in maniera scandalistica un tema ormai noto da anni, proprio nell’imminenza del Conclave.

Appare chiara, comunque, l’intenzione alla base di tutto questo: tenere sotto schiaffo la Chiesa Cattolica, in uno dei momenti più delicati della sua storia. Ecco, allora, che la iena – pardon, il “giornalista” delle Iene – rincorre i cardinali arrivati a Roma per il Conclave, gli piazza il microfono sotto il muso e incalza: “cosa pensa del cardinale Calcagno, che ha coperto gli abusi di un prete pedofilo? Dovrebbe partecipare al Conclave?”. E quelli, senza la minima idea di ciò di cui la iena sta parlando, ma con la maledetta paura di dire qualcosa fuori posto, cercano di sfuggire, di divincolarsi, fino a perdere la pazienza. E la iena, esultante: “Ecco, vedete! I cardinali sono tutti omertosi!”. Nella testa dello spettatore, la sensazione che la Chiesa non sia nulla di più di un’associazione per delinquere, finalizzata allo sfruttamento sessuale dei minori. E subito le microcefale nullità che affollano la Rete si scatenano: dagli alla Chiesa, protettrice dei pedofili! Morte a questi preti maledetti!

C’è qualcosa di satanico, come ha osservato tra gli altri Maurizio Blondet, in quest’odio furioso, schiumante di rabbia, che si rivolge ormai quotidianamente contro la Chiesa. E l’odio di chi non sopporta che essa continui a svolgere, ancorché in maniera debole e forse insufficiente, il ruolo di Katechon, impedendo il pieno manifestarsi del “mistero di iniquità” (2Tess 2, 7), cioè delle forze dell’Anticristo. Di chi non sopporta che essa continui a ribadire la differenza tra bene e male, tra vero e falso, indicando un modello superiore a quello della feroce bestialità degli istinti.

Il mondo utilizza le debolezze e le fragilità degli uomini di Chiesa per condurre questa guerra: oggi, l’arma principale è la pedofilia. State certi che, quando essa si rivelerà spuntata, non esiteranno a sbarazzarsene, cercandone una migliore. Del resto, già oggi taluni gruppi di psichiatri cominciano a sdoganare la pedofilia, trattandola alla stregua di un “normale orientamento sessuale”. E, in un’intervista a “Repubblica” del 1985, l’attuale governatore pugliese Nichi Vendola sottolineava come non fosse “facile affrontare un tema come quello della pedofilia, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti - tema ancora più scabroso - e trattarne con chi la sessualità l'ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione”. Quando sarà, anche gli sciacalli – pardon, le Iene – scodinzoleranno prontamente, confezionando servizi sulla bellezza della sessualità infantile, come fanno già ora sul tema delle c.d. “famiglie omosessuali”. Ma non è ancora il momento: adesso è meglio sparare sulla Chiesa. 
 

69 commenti :

  1. foro ecclesiastico? diritto di asilo?
    "denunciare i propri figli e i propri fratelli, che accettino di buon grado di vedere la propria Madre denudata, violata, sconciamente esposta alle risate e allo scherno del mondo"?

    STRONZATE

    qua si parla di reati. e tra i più gravi e vergognosi poiché coinvolgono degli innocenti come i bambini

    i preti sono soggetti alla legge dello stato, chi copre reati compie a sua volta il reato di favoreggiamento. il resto sono balle.

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    1. cito dal testo

      sul foro ecclesiastico ed diritto di asilo

      "la concezione che ne era alla base ha continuato a sopravvivere, nel bene e nel male, all’interno della compagine ecclesiale." (gli istituto sono stati aboliti nel 1850, soltanto 163 anni fa)

      "Ma nella stessa missiva si legge che lo stesso Calcagno aveva già provveduto a evitare che il sacerdote in questione avesse “responsabilità che lo mettano a contatto di bambini o adolescenti” e a fare in modo che venisse sottoposto a cure psicologiche."

      davvero interessante. peccato che il si sia "dimenticato" di sporgere denuncia alla più vicina stazione dei carabinieri.

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    2. Ho l'impressione che nella tua mente alberghi un po' di confusione. Sopra parli di "reato di favoreggiamento", qui parli di un obbligo morale di denunciare. Di che stiamo parlando?

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    3. obbligo morale?
      certo che esiste!

      se non bastasse esiste pure un obbligo giuridico

      è così difficile da capire?

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    4. ah, giusto per precisare.

      nella missiva di Calcagno era scritto

      «Per quanto possibile, intendo evitare che abbia comunque responsabilità che lo mettano a contatto di bambini o adolescenti»

      "per quanto possibile"!

      nell'allegato a tale lettera (a firma don adrea giusto) si precisava poi che «nulla è trapelato sui giornali e non ci sono denunce in corso»

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    5. L'obbligo giuridico non esiste, almeno nell'ordinamento italiano. Sull'obbligo morale ho scritto a sufficienza nell'articolo, al quale rimando volentieri.

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  3. Articolo interessantissimo e ben scritto, complimenti! :)

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  4. Domanda che mi pongo da tempo: ma perchè chi subisce abusi o suoi familiari non taglia la testa al toro e dal magistrato ci va lui? Così i preti pedofili verrebbero fuori immediatamente

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    1. già
      oppure perché non vanno direttamente dal prete pedofilo e la testa la taglia direttamente a lui, invece che al povero toro.
      oppure perché quantomeno non gli tagliano gli attributi (così non fa più danni ed una voce bianca fa sempre comodo) e li appendono allo specchietto della macchina a mo' di dadoni (è tamarro, lo so)?

      chi sa dare una spiegazione?

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  5. Tutto giusto ma l'allegro parallelo omosessualita'=pedofilia te lo potevi risparmiare. sono (anche) queste stronzate che fanno il gioco del nemico, sono anche queste stronzate che fanno passare i cattolici come un branco di sciammannati. Il problema di cui parli (lo sciacallaggio mediatico) c'e' ed e' reale;a noi sta non dare al luciferino "mondo' la corda con cui ci impicchera'.

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  6. In effetti il parallelo omosessualità-pedofilia è una grandissima stupidaggine, anche perchè la peggiore e più diffusa forma di pedofilia è il turismo del sesso in Brasile e Thailandia, andare a comperare il corpo di bambine minorenni schiavizzate per il piacere di bestie danarose.

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  7. Non ricordo un solo video delle Iene che inseguono Roman Polansky chiedendogli se è vero on no che ha violentato una minorenne.....oppure qualche "personaggio famoso" amico dei fondatori del Forteto......mah, avranno vuoti di memoria :-)


    Domenicotis

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  8. Che abbiate notato un parallelo tra omosessualità e pedofilia è indice di paranoia...

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  9. Cito:
    "Quando sarà, anche gli sciacalli – pardon, le Iene – scodinzoleranno prontamente, confezionando servizi sulla bellezza della sessualità infantile, come fanno già ora sul tema delle c.d. “famiglie omosessuali”.

    Che suona come 'chi ora afferma la liceita' dei rapporti pre matrimoniali, tra breve verra' a dirci che lo stupro e' un diritto'.
    Non e' paranoia, siete voi che non vi sentite a posto con la coscienza se non mettete un 'dalli al pederasta'in ogni post, qualunque sia l'argomento, dalla Messa in Latino alla Transustanziazione allo scandalo pedofilia.
    Cosi, invece di dire , come fa Pietro, che purtroppo la pedofilia e' purtroppo laica, consacrata, cattolica, protestante, islamica, omo ed etero, e fa comunque orrore ma solo di quella della Chiesa si parla, la chiusa dell'articolo sembra dire suona 'ma guarda sti' zozzi, che criticano i nostri preti pedofili, si guardassero le coppie di adulti consenzienti&sodomiti che si amano, quello e' il vero horrore!'
    Na volta tanto che ero d'accordo con Mancini e non m'andava di polemizzare, 'mocca a voi....

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    1. Se dico che sia la contraccezione che l'aborto costituiscono una chiusura alla vita, non sto dicendo che siano la stessa cosa, né li sto mettendo in relazione. Omosessualità e pedofilia trovano entrambe legittimazione nell'ideologia del gender e nella negazione della legge naturale, come emerge anche dalle parole di Vendola. Ciò non significa che siano necessariamente in relazione.

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    2. Vendola e' il rappresentante del niente e le sue opere, parole ed omissioni non possono dimostrare niente. Che c'entra la 'teoria del gender? Anche un virtue ethicist (Neo-Aristotelico) e un Neo-Natural Law theorist troverebbe ripugnante equiparare pedofilia ed omosessualita'; una coppia omosessuale puo' rappresentare quella che aristotele chiamerebbe philia (tra adulti consenzienti orientati al bene dell'altro in un progetto comune, un'amicizia elettiva che puo' o meno avere anche connotati sessuali etc) mentre nella pedofilia c'e' solo abuso e violenza; ed infatti anche il Catechismo rubrica questi peccati in articoli diversi.

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    3. "Se dico che sia la contraccezione che l'aborto costituiscono una chiusura alla vita, non sto dicendo che siano la stessa cosa" beh veramente lo stai facendo...
      Per te contraccezione e aborto costituiscono una chiusura alla vita?
      Quindi visto che ENTRAMBE sono una chiusura alla vita stai dicendo la stessa cosa: o meglio, intendi lo stesso concetto: l'aborto COME la contraccezione SONO chiusure alla vita.
      O fai esempi migliori o impari meglio a scalare gli specchi.

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  10. La questione giuridica sollevata è molto delicata, così come il tema dell’omosessualità e della pedofilia in se stessi: non ho conoscenze adeguate per esprimermi. Vorrei però dire la mia opinione sull’aspetto "mediatico" della vicenda e dare il mio pieno appoggio alla denuncia di Marco Mancini sull’intento diffamatorio del servizio delle Iene di domenica scorsa.
    I fatti presentati sono gravi, le vittime chiedono e meritano risposte, l’opinione pubblica attende chiarimenti, tutto questo è legittimo, mentre a mio avviso è sbagliata la scelta di piazzare il servizio a due giorni dal conclave e soprattutto il metodo di intervista usato dall'inviato, strumentali all'intento di porre la Chiesa in cattiva, anzi pessima luce, addossandole l’immagine dell’eterna istituzione gerarchica che insabbia la verità! Puntare microfono e telecamera in faccia al primo Cardinale di passaggio con la pretesa di una dichiarazione non poteva che produrre come risposta altro che il silenzio di questi: in un momento così delicato per la Chiesa è molto probabile che i cardinali abbiano ricevuto disposizioni di "mantenere il silenzio", quindi la riservatezza dei porporati non è da interpretare come omertà, come potrebbe erroneamente credere lo spettatore. Questo tipo di intervista, tipico degli inviati delle Iene o di Striscia la Notizia, hanno lo scopo di denunciare una determinata istituzione "inchiodando" l'intervistato preso alla sprovvista: dal punto di vista della presa sul pubblico è il tipo di servizio che più crea audience, che più attira l’attenzione dello spettatore e che più ne influenza, almeno nell’immediato, l’opinione, senza però presentare i fatti nella loro completezza e con l’oggettività, la serietà ed il rispetto che meritano le vittime delle gravi violazioni di cui si parla.
    Roberto, Vicenza

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    1. Quanto hai ragione Roberto... a 2 giorni dal conclave e in un momento così delicato è veramentr ingiusto far sapere queste notizie.
      Maledette Iene che vogliono informare le persone!
      Maledetta sia l'informazione libera!
      Maledette siano le interviste alla sprovvista che mettono in difficoltà chi ha la coscienza sporca!
      Benedetta sia invece l'omertà (o come la chiama lei "mantenere il silenzio")!
      Benedette siano le interviste alla Vespa: domande programmate, risposte programmate e tanto cerone.

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    2. Non ho detto che sia ingiusta l'informazione libera, come non ho affermato che solo le interviste programmate sono lecite. Ho detto che la tipologia di intervista usata dalle Iene in quel determinato contesto e momento non aveva lo scopo di mostrare la verità sull'intera vicenda, ma solo la parte relativa al silenzio come dice lei "omertoso" degli uomini di Chiesa, era cioè strumentale al denunciare il silenzio della Chiesa.
      Un servizio veramente "libero", che io intendo "libero da condizionamenti di parte", avrebbe almeno citato gli sforzi intrapresi da Benedetto XXVI per combattere la pedofilia, le scuse ufficiali rivolte alle vittime dei soprusi, invece da quello che ne è emerso è stata la (solita) immagine dell'organizzazione clericale che nasconde i crimini dei suoi.

      Che giovamento hanno avuto le vittime degli abusi dal servizio delle Iene, se non quello di veder fatta giustizia mediatica?
      Credo che la giustizia mediatica non ridarà loro dignità, conforto e pace, non sarà un servizio delle Iene paladine della verità a rimettere in ordine le loro vite.
      Roberto, Vicenza

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  11. temo che anche il prossimo papa sia un cattolico

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  12. In nessuna associazione il superiore dell'autore di un reato commesso contro un altro associato deve denunciarlo.
    La facoltà di denunciare spetta alla vittima o a chi la rappresenta legalmente (genitore, tutore...).
    Il superiore si adopererà perché la cosa non si ripeta, ma non può decidere al posto della vittima o dei suoi rappresentanti.

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    1. Quindi se in una Onlus (una associazione) io che sono il presidente becco il tesoriere che ruba agli associati invece di denunciarlo dovrei fargli pat-pat sulla testa e basta?
      Sa cosa ha descritto lei?
      Il metodo, il codice di comportamento di una setta, di una associazione a delinquere: mafia, P2, 'ndrangheta... scelga lei... ma dico ma fate caso a cosa scrivete?

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  13. semplicemente io credo che l'obbligo (morale) di denuncia spetta a chi ha subito un reato o chi ne è stato testimone.
    In abusi sui minori la denuncia spetterebbe a:
    1)chi ha commesso il reato(autodenuncia)
    2)chi ha subito il reato (ovvero il minore)
    3)a un eventuale testimone (se mai ci fosse)
    4)genitore della vittima qualora riuscisse ad accertare il reato.

    COME POTREBBE UN VESCOVO DENUNCIARE UN PRETE SOLO SULLA BASE DI QUERELE. PROPRIO PERCHE' VIVIAMO IN DEMOCRAZIE FONDATE SUL DIRITTO E SULLE LEGGI, VA TUTELATA LA PRESUNTA VITTIMA QUANTO IL PRESUNTO COLPEVOLE FINO A QUANDO LA GIUSTIZIA NON HA COMPLETATO IL SUO CORSO! FINO A PROVA CONTRARIA SI E' INNOCENTI A MENO CHE NON SI RITORNI SOTTO REGIME QUANDO ANCHE DEI SOSPETTI COSTITUIVANO PROVA DI REATO CON TANTO DI CONDANNA DEL PRESUNTO COLPEVOLE.

    Premesso ciò credo che, in casi come questi, sollevare un sacerdote dagli incarichi presso una parrocchia per spostarlo ad altra parrocchia o metterlo in stand-by prima di assegnargli altro incarico, sia la cosa giusta.
    Anche perchè "lo spostamento di parrocchia" NON IMPEDISCE alle autorità con mandato di arresto esecutivo di procedere con l'arresto!!!

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  14. Prova a far leggere questo articolo ad un genitore a cui hanno violentato il figlio.

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    1. Mi dispiace, ma questa non è un'argomentazione.

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    2. Sì però è un dato di fatto: facciamo leggere questo articolo da un genitore il cui figlio è stato stuprato da un ecclesiastico e poi vediamo.
      La facciamo sta prova?

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    3. @Marco Mancini

      non è un problema.
      credo che i genitori cui fa riferimento sapio non darebbero sfoggio di fine dialettica

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    4. Si ma darebbero sfoggio di nodosi randelli e di una forza notevole... e sarei tentato di avallare positivamente un poco di violenza... giusto per pareggiare il conto.
      Com'era? Porgi l'altra guancia? E tu porgi...

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    5. Se è per questo, i genitori potrebbero chiedere anche la pena di morte per i colpevoli. La trovereste giusta? Qui si sta cercando di affrontare un dibattito su basi razionali (o almeno ragionevoli). La condanna morale per i responsabili degli atti di pedofilia è scontata, ma non è questo l'argomento dell'articolo. Se non l'avete capito, direi che è un problema vostro.

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    6. ecco a me basterebbe che si considerasse almeno altettanto scontata la condanna secolare dei pedofili

      e che tutti (superiori, subalterni, genitori, amici, conoscenti, vicini di casa) sia delle vittime che dei colpevoli si adoperassero affinché ciò avvenissse.

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  15. Raoul Sapio esiste la giustizia italiana per questi crimini. e fino al terzo grado di giudizio uno non può essere considerato colpevole. Quindi cosa dovrebbe fare il Vaticano? Disobbedire alle leggi italiane e condannare a priori il prete? E poi che condanna potrebbe infliggergli? fammi capire...
    Gli unici che possono condannare in italia sono i giudici seguendo le leggi. Un prete italiano non può essere condannato dal Vaticano.

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    1. Sì però può rifugiarsi sotto l'egida del Vaticano.
      Se non ha niente da nascondersi dovrebbe uscire allo scoperto... Bastano cinque minuti in una stanza con i padri e le madri dei bambini stuprati

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  16. Niente di personale, ma questo articolo è indecoroso. In estrema sintesi i messaggi che manda sono: 1) se una madre non denuncia un figlio drogato, allora non c'é ragione perché lo faccia la chiesa con i suoi preti pedofili, 2) si strumentalizza la pedofilia di alcuni membri ecclesiastici per alimentare un presunto complotto mediatico contro la chiesa. Davvero crediamo in queste assurdità? Fermare certe individui è nel dovere morale di ciascuno di noi. Queste persone non solo feriscono un bambino fisicamente, ma ne uccidono l'anima. Come possiamo in coscienza lasciare che continuino ad agire indisturbati? Come possiamo renderci complici di tale atrocità astenendoci dal prendere provvedimenti? Personalmente denuncerei mio padre e mio figlio se scoprissi che sono artefici di azioni simili. Perché all'ammissione del fatto (come nell'articolo) non non segue una dimostrazione di umiltà, di presa di coscienza e una conseguente azione risolutoria e per quanto possibile definitiva del problema invece di nascondersi dietro a teorie complottiste? Nell'articolo si menziona l'assenza di alcun "titolo" per giudicare le scelte della chiesa, eppure mi sembra che questo titolo la Chiesa lo abbia sempre concesso ai media difronte alla menzione di grandi, lodevoli e caritatevoli gesti. Perché ora questo diritto dovrebbe essere negato? Ad ogni modo, diritto di giudizio o meno, non deviamo il discorso su chi può dire cosa e piuttosto soffermiamoci su chi non ha parlato/agito e sulle conseguenze che ne ha comportato.

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  17. Come può un vescovo denunciare un prete se non ha la prova del reato?
    Se un genitore dichiarasse che il figlio ha subito un reato, perchè non lo denuncia direttamente alla magistratura?
    Senza che la magistratura abbia emesso sentenza, con quale titolo un'alta carica del Vaticano può ridurre allo stato laicale un prete?
    Ridurlo subito allo stato laicale, quindi ancor prima che l'autorità giudiziaria abbia emesso condanna con ordine d'arresto, farebbe in modo che un pedofilo non compia più reati?

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  18. In riferimento al servizio delle iene avrebbero potuto prendere posizione rispondendo a qualche domanda che è stata fatta, magari dicendo semplicemente "la pedofilia è da condannare" senza scappare come hanno fatto. È proprio un bel modo per far avvicinare le persone alla chiesa

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    1. Solitamente a scappare sono le persone che non possono ribattere con la verità: i tiranni fuggono, i ladri fuggono, i bugiardi fuggono.
      O rispondi con la verità o rispondi con nuove menzogne.
      È una amara verità.

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  19. Raoul Sapio queste cose non andrebbero nemmeno commentate. Certe cose e certi servizi sono montati solo con il fine di far passare un messaggio.
    Spetta a chi legge o guarda certe cose capire cosa ha davanti.

    Supponi tu fossi un carabiniere e arriva una denuncia per pedofilia. Se tu fossi innocente e la magistratura comunque non ha emesso condanna, ti farebbe piacere essere messo fuori dall'arma dei carabinieri in maniera preventiva??
    E se tu, carabiniere, fossi colpevole del reato oggetto della denuncia,l'essere messo fuori dall'arma dei carabinieri prima della condanna e dell'arresto ti impedirebbe di commettere il reato di pedofilia???

    Capisco che molti non hanno molta dimestichezza con leggi, tribunali, codici civili o penali ecc ecc... ma prima di condividere una cera idea, si faccia due domande.
    Poi ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma per pura informazione chi commette questi reati e spretato automaticamente e la spretatura diventa ufficiale dopo la condanna di un giudice. che gli importerebbe al vaticano di difendere un libero cittadino???
    Sono sicuro che se il Vaticano facesse strage di preti dietro singoli sospetti tutto il mondo griderebbe che il Vaticano condanna senza nemmeno aspettare i 3 gradi di giudizio concessi dalle democrazie!

    insomma in un modo o nell'altro ci sarebbe da lamentarsi!

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    1. Giusto... intanto i bambini vengono usati come oggetti sessuali per sfogare le turbe sessuali di questi prelati... Però hai ragione... Ma non era: "Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile."

      Tanto oh... al limite ci vanno di mezzo dei bambini, che sarà mai!

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  20. "Il primo prevedeva che i chierici potessero essere giudicati solo dai tribunali ecclesiastici e non da quelli civili, il secondo assicurava l’impunità a coloro che, macchiatisi di qualsiasi delitto, avessero trovato rifugio in chiese, conventi o monasteri"

    WoW dovrebbe farlo anche il buon Berlusca!
    Si ricava un feudo ad Arcore, fa tutte le porcherie di sto mondo e poi:"Eh no, posso essere giudicato solo da Messer Ghedini nel mio tribunale privato e se vado a Portocervo è cmq invalidato tutto".

    Ma questi vivono ancora nel MedioEvo!!!!

    Volete essere trattati come nel MedioEvo?
    Bene allora: alla pugna!!!!

    Solo che io posso usare gli elicotteri, i bazooka e il napal!

    Vediamo come rispondono le guardie Svizzere XD

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  21. un articolo veramente interessante
    ancora più interessanti molti dei commenti (per fortuna non tutti)
    interessanti perché fanno capire il modo di ragionare di certe persone
    la cosa strana è che poi sono gli stessi che si meravigliano del fatto che molta gente veda le gerarchie cattoliche come una massa di criminali.

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    1. Tipo chi ha dichiarato l'11 Giugno 1982:
      “La bomba atomica permette di andare verso la pace”?
      Chi sarà questo Sant'Uomo?
      A chi avrà illuminato la mente la mano del signore?
      Mah... mistero...

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  22. Ecco sopra questo anonimo del 13 marzo 2013 13:37 che sfugge che quelle leggi erano le leggi dello STATO PONTIFICIO E NON DEL REGNO D'ITALIA. Infatti solo nel 1870 LO STATO PONTIFICIO è stato annesso al REGNO D'ITALIA!

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    1. già soltanto 143 anni fa!
      non possiamo mica pretendere che i preti siano così aggiornati!
      non sono mica l'ansa!

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    2. L'ho ribadito sopra: questi credono di essere nel MedioEvo!
      I bancomat in Città del Vaticano hanno tra le lingue disponibili il LATINO!
      Questi sono sfasati temporalmente!

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    3. già.
      stanno così fuori dal mondo che quando il b16 si è dimesso (in latino) nessuno inclusi i prelati presenti lo ha capito!

      lo hanno compreso solo grazie ad una giornalista dell'ansa che ha lanciato un flash

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  23. 5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
    6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare

    Matteo 18

    fossi in te, Mancinimarco da L'Aquila, starei coperto: magari il tuo Dio non apprezza la casuistica di cui hai dato così brillante sfoggio

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    1. Citare la Bibbia ad un credente?
      Scherzi?
      Ma la maggior parte dei credenti non ha mai sfogliato una Bibbia.
      Siamo sempre noi atei a dover spiegare e citare la Bibbia ai credenti... e francamente sono un po' stanco!

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    2. Perchè tu conosci la maggior parte dei credenti?..scusa se mi permetto..ma spiegare la Bibbia significa comprenderla..e perché ciò avvenga non va letta come fosse un libro qualsiasi.. Valentina

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    3. Il che mi porta a pensare che..se tu non credi in Dio, in quanto ateo, come pretendi di spiegare la Bibbia ad un cattolico?..ma sei stanco...ergo..buonanotte.. :)

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    4. A parte che citare singoli brani della Scrittura senza sistematizzarli è una pratica molto poco ortodossa (ma che lo faccia Paolopancio non mi stupisce), sai dirmi in cosa il mio articolo contraddice quel passo evangelico? Ho forse scritto che i pedofili saranno ben accetti nel Regno dei Cieli?
      Quanto alla casuistica, è stato eletto un Papa gesuita, quindi a occhio e croce direi che sia tornata di moda...

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    5. leggo dal Corriere "l'alfabeto misto di papa francesco" di g.a. stella

      «TRADIZIONALISTI Paradossalmente (...) proprio se si è fedeli si cambia. Non si rimane fedeli, come i tradizionalisti o i fondamentalisti, alla lettera. La fedeltà è sempre un cambiamento, un fiorire, una crescita. Il Signore opera un cambiamento in colui che gli è fedele». (intervista a Stefania Falasca di 30 giorni, fine 2007)

      e mo' sò cazzi...

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    6. Ma carissimo maninimarcodall'aquila
      a parte che citare i sacri Testi senza contestualizzarli è necessario in un intervento di 6 righe in un blog,
      a parte che per cartà di Fede, la tua, sarebbe meglio non parlare di pratiche molto poco ortodosse, come ben sa anche un certo cardinale di ora non mi sovviene il nome,
      a parte che contraddici il Testo quando fai intervenire la struttura legale, la giurisprudenza e la prudenza del mondo invece di darti da fare per raccattare un masso abbastanza pesante da appendere al collo del summenzionato cardinale,
      a parte che si parlava di galera terrestre e non di Inferno cristiano,
      a parte che se un gesuita, per quanto Papa, fa il gesuita allora a occhio e croce non vi rimane molto,
      ecco a perte questo non hai scritto che i pedofili saranno bene accetti nell'Aldilà.
      Ma era il minimo sindacale, mancinimarco carissimo.

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    7. Allora, se parli di galera terrestre, evita di citare il Vangelo. Che, oltretutto, è lo stesso che ci insegna a non separare il grano dalla zizzania. Non spetta a noi, su questa terra, appendere macine al collo di chicchessia.

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  24. spero che le iene possano morire con dolore

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  25. ".. E i servi gli( al Signore) dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio"

    e siccome la mietitura è l'armageddon se ne desume che voi non dovreste emettere giudizi e applicare pene a chicchessia fino alla fine dei tempi visto che il Giudizio è solo del Signore e non dei mietitori. Ma vi siete distratti, forse, perchè, pare, che in questi ultimi 2000 anni i sacerdoti cattolici si siano dedicati con una grande abnegazione all'applicazione dell'alta e bassa giustizia per reati o peccati d'ogni sorta, e in Italia, for istance, fino alla recentissima condanna del maggiordomo di B. XVI.
    Non sapevo aveste deciso di astenervi dal giudizio e dalla condanna dei reprobi e temo non se ne siano accorti molti altri: forse vi difetta una certa abilità comunicativa. se spiegaste che non spetta a voi mondare il grano dalla zizzania ma solo a Dio ne guadagnereste in simpatia.

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    1. Certamente, i pubblici poteri hanno l'obbligo di reprimere i crimini e mettere i criminali in condizione di non nuocere. Cosa diversa sono i singoli che si ergono a giustizieri della notte e quelli che giudicano la pagliuzza nell'occhio del fratello, prima di guardare la trave nel proprio.
      Quanto alla Chiesa, hai presente la storiella di saper distinguere tra peccato e peccatore? Compito della Chiesa è rimettere i peccati a chi lo chieda e sia sinceramente pentito, non mandare la gente al gabbio.

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  26. satana conosce il vangelo a memoria... pancio

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    1. Beh, all'inizio almeno, prima dei dissapori col Capo, era anche lui dell'azienda.
      Rimane che non tutti quelli che vi confondono col vostro Testo - che poi è il Suo Testo - sono emissari dell'Avversario: la vostra mancanza di dubbio, sulla Fede e più modestamente sul senso delle cose, è, invece, un po' inquietante, per degli adulti ancorchè giovani.

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    2. Tu sei uno dei classici "so tutto io" giusto? cmq alla mia domanda non è stata data una risposta...bene così

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    3. Io sono uno che ha l'età di tuo padre, bimba; ma non sia mia che sia insolente verso una giovane e, dunque, le mie risposte.

      1)"Perchè tu conosci la maggior parte dei credenti?"
      assolutamente no, ma leggo voi: mi divertite e mi deprimete insieme

      2)"ma spiegare la Bibbia significa comprenderla..e perché ciò avvenga non va letta come fosse un libro qualsiasi.."

      Una, tenera visto che è tua, fallacia logica - "fallacia" te lo fai spiegare dagli spassosi tomisti tuoi sodali - poichè per operare un tumore, un'appendice o anche solo delle emmorroidi non è necessario averle avute: basta studiare anatomia e imparare da un buon chirurgo; così per parlare di una o di 2 o di n religioni non è necessario aprofessarne una o 2 o n.


      3)"Il che mi porta a pensare che..se tu non credi in Dio, in quanto ateo, come pretendi di spiegare la Bibbia ad un cattolico?"

      un attore che impersoni macbeth non Macbeth, un'attrice che canti la parte di papageno non è Papageno, un teologo non è un uomo di Fede ma uno che parla di Fede

      4) "..ma sei stanco...ergo..buonanotte.. :)"

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    4. Visto che potrebbe avere l'età di mio padre, come sostenuto da lei stesso, Le darò del Lei. Per quanto Lei possa essere più grande di me d'età, credo che dare della "bimba" a una persona di 29 anni non sia molto corretto. Mi permetto di informarLa che sono ben cosciente del significato di "fallacia" e Le faccio presente che il termine "insolente" significa irrispettoso, arrogante e impertinente. Detto ciò, credo dovrebbe riguardare il suo modo di non essere "insolente" nei miei confronti. Ossequi.

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    5. e mi permetta 3 puntualizzazioni:
      1)dall'alto della Sua cultura, questo è ciò che Lei vuole palesemente esternare dai Suoi commenti, non trova sciocco perseverare nella lettura di qualcosa che la deprime?
      2)il suo paragone con la medicina non regge..Lei non può operare se non ha affiancato un medico;ciò vuol dire che non basterà il suo studio individuale, che evidentemente mancherà di qualcosa per essere completo. In ugual modo la sua conoscenza della Bibbia non è completa. Le farei presente anche che, Fede e Scienza aspirano ad un unico punto di arrivo, ma con due linguaggi ben diversi. La scienza necessità di risposte "materiali", Dio è un'entità superiore a cui l'uomo si affida; per quanto entrambe sono vissute in un mondo terreno e umano, esse partono da due livelli diversi.
      3)se Lei "interpreta" il pensiero di un credente non è un credente..a chi ha Fede manca una cosa che,invece, l'attore ha...la finzione

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  27. Sono d'accordo sul becero spirito di evidente malafede che anima queste malsane trasmissioni televisive.
    Tuttavia la Chiesa oggi non dispone più di mezzi per esercitare delle punizioni fisiche o coercitive della libertà: e se da se stessa non può mandare alle forche o alle patrie galere dei chierici che macchiano la dignità ecclesiastica di crimini così infamanti, ciò non toglie che codeste persone vadano punite severamente, non con un semplice trasferimento o con la sola deposizione dallo stato clericale (sostentamento assicurato). Questo buonismo melense ha per effetto solo di generalizzare tra i delinquenti la sicurezza di una relativa impunità. Ciò che sarebbe forse più idoneo, sarebbe che la denunzia del reo alle autorità civili partisse dal Vescovo stesso solo dopo il processo ecclesiastico e l'avvenuta deposizione (magari restaurando il rito della degradazione solenne e pubblica, che fu espunta dal Pontificale Romanum dall'irenista Giovanni XXIII), in modo che sia un laico come gli altri - non soggetto più al foro ecclesiastico - a venir consegnato alle Autorità Civili perchè riceva quella giusta punizione che la Chiesa oggi non può materialmente infliggergli.

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  28. Il concilio Vomitano II ci ha trascinato in un incredibile abbandono della vita religiosa, avendo praticamente raso al suolo la cristianità. Purtroppo i nuovi preti della nuova chiesa (che sarebbe -dicono- più pneumatica)non sono stati educati a pregare e a celebrare come si dovrebbe il S. Sacrificio della Messa: di conseguenza il risultato è evidente a tutti- secolarizzazione del clero, chiusura delle chiese, perdita delle anime, ateismo e apostasia. Vogliono tenersi le chiese? Se le tengano pure, visto che impediscono di adorarci veramente Nostro Signore Gesù Cristo, ma noi ci terremo la fede, e pregheremo per quanti l'hanno persa.Punto!

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  29. Qualcuno si chiede PERCHE' questi sacerdoti e prelati si siano resi colpevoli di simili abominazioni? Cos'è cambiato, nella Chiesa, negli ultimi cinquant'anni? Cosa ha cancellato lo spirito di penitenza, di preghiera, di mortificazione che i parroci ci insegnavano dal pulpito? E cosa ha reso i preti uomini qualsiasi, non solo nello spirito secolarizzato, ma anche nell'abito che (non) indossano più?

    ...forse il Concilio?

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  30. Che bell'articolo...coraggioso!
    Concordo in gran parte. Dio perdona tutto e tutti, anche i pedofili (questo non andrà giù a molti, ma è vero) se pentiti.
    E' giusto che la Chiesa difenda i peccatori (tutti, anche i separati, i gay etc..), è giusto che aiuti anche i preti pedofili.

    Tuttavia, interrogato Gesù, Egli rispose: "date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio".
    Questo vuol dire che un prete pedofilo, se pentito, va perdonato (come ogni altro pedofilo al mondo), ma va anche denunciato alle autorità umane. Che faccia il prete in galera...va benissimo.
    Questa è la mia opinione, e penso che il Vangelo debba essere sempre il faro di ogni Cristiano. Li ci sono tutte le risposte. Perdonare l'anima ci sta, coprire libero un criminale no.
    Gesù, condannato ingiustamente, non si sottrasse alla sua pena. Perchè, dunque, dovremmo proteggere chi davvero ha sbagliato? Dove sono, nel Vangelo, le indicazioni che ci dicono che un prete pedofilo va coperto e protetto?
    Io non sono nessuno per giudicare e vorrei non giudicare nemmeno il più lercio dei pedofili, o assassini o altro.
    Tuttavia, il Vangelo è molto chiaro in merito.

    E comunque una certa Chiesa, una parte di essa, è stata troppo a lungo ipocrita. Cristo mette l'ipocrisia tra i mali peggiori, e lo dice chiaramente ai farisei. Ora, se da un lato una parte della Chiesa (non tutta) condannava e condanna omosessuali e separati negando loro l'Eeucarestia (e ci sta anche), perchè un prete che si è macchiato di tale peccato deve essere addirittura coperto? Che sia perdonato, ma che si dia a Cesare quel che è di Cesare, ovvero: si rispettino le leggi umane, che a quelle Divine ci pensa il Signore.

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  31. Guardate cosa mi è accaduto per essermi messo contro il Vaticano per questioni pedofile. http://veritaterrene.blogspot.it/p/il-vaticano-e-la-pedofilia_18.html?m=1
    E se volete, c'è il seguito: http://veritaterrene.blogspot.it/2014/04/labominio-della-desolazione-ii.html?m=1

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